Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.
Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.
Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini.
Alla fine della importante manifestazione per la Pace, svolta a Pontasserchio, la settimana scorsa, Mario Facchini della Associazione Rapahel disse che se la guerra non fosse terminata lui, insieme ad altre persone da tutta Italia si sarebbero recate in Ucraina ed avrebbero frapposto i loro corpi alle armi per il cessate il fuoco per la Pace subito, e chiese se poteva andare e rappresentare tutta la nostra comunità.
Si, gli è stato risposto da quella grande manifestazione, si, vai e rappresenta tutti noi, laici e cattolici, benestanti e poveracci, nonni e ragazzi, vai e porta la nostra voglia di Pace e libertà, e ti accompagneremo, e ti aspetteremo.
Il momento è giunto, giovedìiovedi Mario insieme ad Antonello Cesari della associazione Raphael ed altre persone parte per l’Ucraina, non andrà a mani vuote, la porterà quel materiale che è consentito portare, indispensabile per salvare vite umane per curare ferite.
Porteranno medicinali e beni di soccorso immediato.
Il materiale lo hanno acquistato qui poi ci saranno le spese per il viaggio ed altre necessità.
Ecco noi anche come Circolo Arci Casa del Popolo , daremo il nostro contributo, iniziando una raccolta fondi a sostegno delle spese per questa importante iniziativa.
Inoltre Mario avrà il nostro numero di telefono e ci terrà informati del viaggio, delle difficoltà e delle esigenze che di volta in volta avrà bisogno.
Andrà lui con altri e porterà anche la nostra solidarietà e vicinanza alle persone martoriate dalla guerra.
Un'altra strada è possibile in alternativa all’invio delle armi, ed quella del invio della solidarietà e della comunità contro la tracotanza del potere.
Le giovani generazioni non ci hanno prestato questa terra per essere distrutta del egoismo e la tracotanza del potere, il futuro passa dal disarmo e la liberta dei popoli.
Al circolo tutte le sere dalle 19, potete recarvi e trovare qualcuno del circolo per una donazione, in favore di questa missione di Pace ed avere notizie del suo andamento e quando sarà conclusa faremo iniziative pubbliche con chi ha partecipato per farci raccontare quella disgraziata realtà.
Dicono che nella vita non si può essere imparziali e che dobbiamo schierarsi, noi lo abbiamo fatto, ci schieriamo per la Pace e chi pensa di risolvere i conflitti con le armi e la guerra ha sempre torto.