Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Non ho mai sentito qualcuno dei paesani chiamare “per nome” questa bellissima pianta che sta cominciando a colorare di rosso i monti di Vecchiano e lo farà per tanti altri mesi.
Io la chiamo valeriana rossa anche se si differenzia molto dalla vera.
Le credenze popolari attribuivano a questa pianta poteri magici, le sue radici essiccate e polverizzate, venivano conservate in sacchetti e poi impiegate per proteggere la casa dai fulmini e le sue foglie erano usate per placare gli animi nei litigi amorosi e riconciliare gli innamorati. Quindi nel linguaggio dei fiori questa pianta è una sorta di simbolo di protezione e riconciliazione.
La Valeriana rossa non solo è in grado di fornire tutti i possibili impieghi medicinali e curativi delle Valeriane, ma i suoi germogli e le foglie giovani sono una delle insalate più saporite ed economiche perché costano solamente la fatica di una gita negli incolti dove cresce abbondantemente per tutto l’anno. I Liguri la riconoscono con una nutrita serie di battesimi, gran parte dei quali, sembrano sottintendere un uso foraggero: "Erba da vacche" a Borzoli, "Scannacrave" a Noli, "Galin-a grassa" a Lavagna, "Erba da crave" a Sanremo, la accomunano infatti a diversi animali da allevamento.
Nome Scientifico: Centranthus ruber (L.) La varietà a fiore bianco viene catalogata semplicisticamente con il nome di Centranthus ruber alba(!)
Nomi Dialettali: Basan-a rossa, Cannarezza, Cannuazzo, Roccairoexa (Liguria), Faa matta (Lombardia), Millefiori, China salvadega (Veneto), Gerufanein ross (Emilia), Fiocco di cardinale (Campania), Basilico rosso (Puglia), Sapunara, Badderiana russa (Sicilia), Valeriana arrubia, Ballariana (Sardegna).