Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Oggi per i cicloamatori amanti delle piste montane vi presento la Pista 110.
Si parte verso le 9 da Migliarino (tempo bello, per fortuna) e subito incontriamo un ciclista che ci sorpassa e ci saluta: magro, sottile, pantaloncino corto, maglia coloratissima. Lo riconosco, è il Parigino, la dimostrazione evidente che si può fare del ciclismo anche oltre gli 80!.
Per prendere la 110 bisogna scalare il monte che porta ai 4 venti. Si passa il monumento della Romagna e si supera di fianco il ristorante omonimo. Si sbuca in una piazzetta da dove partono diverse piste.
La 110 è quella che va diritta ed è contrassegnata da un piccolo numero su uno dei primi alberi. E' una pista sterrata in discesa con molti tratti facili, ci sono pietre ma c'è anche terreno compatto, e solo in pochissimi punti con una maggiore difficoltà nella discesa per i sassi smossi.
Ben presto si trova una strada asfaltata che porta in basso a Montuolo. E' una bella strada, stretta e a tratti contornata su entrambi i lati da un bel muro di mattoni.
Poi si allarga e diventa una bella strada a a tornanti, ripida e abbastanza lunga ma l'asfalto ben tenuto ci da sicurezza.
In fondo alla salita c'è un bivio. A sinistra ci hanno riferito andare verso Cerasomma, verso Lucca insomma, a destra porta a Guamo di Lucca da cui si può raggiungere San Giuliano e tornare a casa.
Noi siamo con le e-bike e il contachilometri indica 49. Una bella gita nella natura, consigliato.