E’ una frase tratta da “Una storia come questa”, canzone del 1971 interpretata da Adriano Celentano su testo e musica di Goffredo Canarini e Miki Del Prete. Una realtà che molti di noi hanno vissuto e che sembra appartenere ad un passato così lontano da essere quasi dimenticato. Ma forse….
Conte è aggrappato alla sua falsa nomina come un geco lo è ad un filo d'erba quando cerca di non cadere in acqua.
Si può dire che le categorie che possono fare a meno della sua presenza e delle sue parole sono moltissime, ed addirittura crescono di giorno in giorno.
È inutile per la politica, è inutile perché non apporta novità ideologica, è inutile come oppositore ed è persino più inutile di Crimi nel movimento, in cui ha creato solo spaccature e contrasti, ed è talmente inutile, anche nel panorama politico con il suo intervento contro Draghi sull' invio di armi italiane all' Ucraina, che persino Libero glielo dice.
Ha fretta, Conte, di fare cadere Draghi e, facendogli opposizione cerca disperatamente di far vedere che sa tenere il punto su tutto ciò che interessa le minoranze e gli in bellici perché saranno quelli, domani, i suoi elettori.