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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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Doppio evento a Vecchiano per l'80esimo anniversario della Liberazione d'Italia.
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•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
2 Giugno 2022

2/6/2022 - 5:39



2    Giugno   2022
 
       Cosa c’entra una parata militare con la Festa del 2 Giugno?
 
Il 2 giugno 1946 le donne in Italia furono chiamate alle urne per la prima volta per un voto politico: la importantissima scelta tra Repubblica o Monarchia.
L’arma di massa che sconfisse Casa Savoia e instaurò la Repubblica Italiana non furono né le bombe né i carri armati ma matite; un esercito di matite copiative con cui il 2 e 3 giugno 1946  12.998.131 di donne (ammesse per la prima volta ad un voto politico) e 11.949.056 di uomini segnarono su schede la propria volontà. Per la prima volta furono usate le matite copiative per votare.
 
L’esercito in tutto questo non c’entrò nulla: fu una battaglia civile che indicò un modo non violento di dirimere i conflitti in seguito sancito anche dalla nostra Costituzione.
 
Se vogliamo festeggiare la nascita della Repubblica Italiana (che in realtà nacque il 18 giugno 1946) partecipiamo donne e uomini a incontri festosi magari con una romantica nonviolenta matita in mano o tra i capelli,  con gli attrezzi da lavoro, ma  non con  soldati a piedi, a cavallo, di corsa.
 su carrarmati o comunque sia.
 
    Perché ancora una volta oggi scrivere e far girare queste riflessioni?
E’ che ora attraverso la rete e i disponibili giornali locali è possibile comunicare con tante donne e scambiare dati e opinioni, e perché da qualche anno con forza il Movimento di noi Donne è tornato a farsi più visibile, a tessere una rete di informazioni e i Movimenti delle donne da sempre e in tutto il mondo hanno amato poco le guerre, gli eserciti e la mentalità patriarcale dei militari.
 
                       Ci somigliano più le matite dei mitra.
 
 
                                                                                    Matilde Baroni

 

(impaginazione grafica Paola Magli)

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2/6/2022 - 12:28

AUTORE:
Daniela

Grazie per lo splendido articolo e la bellissima riflessione quando si esercitano con consapevolezza i prorpi diritti sono i gesti semplici e non violenti e non le armi a cambiare la storia di una nazione...che dire avendo gli stessi diritti degli uomini le donne con le loro matite hanno contribuito a fare la differenza!!!
Buona festa della Repubblica a tutti e tutte,
Daniela