Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Cantava Mimmo: "… Che sono blu come un cielo trapunto di stelle…"
Io non canto, fotografo e dico: "che sono rosse come un prato trapunto di stelle".
Meglio il Carducci che vedeva: il verde melograno; da' bei vermigli fior…
E la tartaruga di Trilussa:
Mentre una notte se n’annava a spasso,
la vecchia tartaruga fece er passo più lungo
de la gamba e cascò giù
cò la casa vortata sottoinsù.
Un rospo je strillò: “Scema che sei!
Queste sò scappatelle che costeno la pelle…”
“lo sò” rispose lei “ma prima de morì,
vedo le stelle”.
"Tieni gli occhi fissi sulle stelle e i piedi per terra".
Lo diceva Theodore Roosevelt nella lontana America.
"Non piangere quando tramonta il sole, le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle."
Toccante pensiero del sommo Rabindranath Tagore, dall’India.
Ritorniamo a casa nostra, ma prima ascoltiamo le parole di un grande scrittore russo, Fëdor Dostoevskij, che sembra rivolgersi ai suoi connazionali con un anticipo di quasi due secoli:
"Il cielo era così luminoso e c’erano così tante stelle che, dopo averlo contemplato, non si poteva non chiedersi come così tante persone malvagie potessero vivere sotto un cielo simile".
Siamo ora in terra toscana e chi non conosce la famosa fine del viaggio nell’inferno dantesco: e quindi uscimmo a riveder le stelle!
Il mondo intero lo spera!
Mi sposto in Giappone, ho voglia di haiku:
Stelle, guida sicura,
Piccole luci
per chi non ama,