Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Fino a che punto può arrivare la stanchezza di un essere umano, una mamma di un figlio con gravissima disabilità che "purtroppo" anche se non vorrebbe è umana. Io sono soddisfatta dei risultati ottenuti con Matteo, dopo tutto quello che ha avuto sono riuscita a renderlo ancora più vigile e reattivo di prima, ma sono così stanca che a volte ho difficoltà a sentirmi "viva".
Dove sono tutte quelle strutture, persone, professionisti che mi dovevano appoggiare? Che vengono pagati utopicamente per fare questo? Siamo invischiati in protocolli infiniti e inesistenti, ma il tempo passa e ogni giorno perso ad aspettare risposte toglie possibilità. È una cosa schifosamente reale, ti portano ad essere così stanca e sola che la voce per urlare non ti esce più, questi sono i veri MOSTRI, persone come me, vestiti come me, "umani" come me, con figli come me, famiglia come me.
Però hanno il "potere" decisionale di rendere la vita di noi genitori di ragazzi con disabilità un inferno perché per loro rappresentiamo solo un modo per fare carriera lavorativa, un guadagno.... “signora ma non ho personale, signora la capisco benissimo ma l'iter è questo ecc”.
Vai avanti con l'appoggio di pochissimi professionisti umani che ti guardano negli occhi e vedono solo una mamma che ama suo figlio tanto da annientarsi e non un punto in più per fare carriera!!
Ti reinventi, crei oggetti che possono stimolare, aiutare e così vai avanti fino a che puoi
Michela Aloigi