Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
CHI E’ CONTE? E PERCHE’ PARLA MALE DI DRAGHI?
Conte e i residuati del M5S, ignoranti delle leggi obbiettive della storia, dell’economia e della politica, dichiarano spropositi che i loro, altrettanto ignoranti, fan ripetono senza sapere cosa dicono.
Ho letto questo commento: “le famiglie non mangiano col prestigio internazionale accresciuto dell’Italia”.
Un pensiero stupido, che fa il paio con quello di Tremonti quando disse che “con la cultura non si mangia”. Nell’UE c’è una battaglia in atto per affermare nuove regole più in grado di rilanciare la crescita sostenibile e che proteggerebbero meglio i cittadini europei dalle crisi in atto. A cominciare dai cittadini italiani la cui economia ha, potenzialmente, grandi possibilità frenate dal debito pubblico più pesante. Questa battaglia, che vede Mario Draghi alla testa e sulla quale il nostro PdC sta aggregando faticosamente consensi da altri Paesi, è su 3 obbiettivi che vedono l’opposizione del solito blocco “nordista”, dei fautori di un ritorno alle politiche restrittive, derogate fino ad ora per la pandemia.
Il primo obbiettivo è il varo dello “scudo anti spred”, che la Bce dovrebbe annunciare il 21 luglio. Ci sarà battaglia con una Bce divisa tra seguire la politica monetaria restrittiva degli Usa e l’esigenza dei Paesi europei più indebitati, per prima l’Italia, ma non solo, che hanno bisogno di questo scudo per risparmiare miliardi di interessi sul debito.
Il secondo obbiettivo è la riforma permanente del Patto di Stabilità, che tanto più sarà aperto e favorevole a politiche espansive, tanto più chi lo propugna, primo Draghi e l’Italia, sarà in grado di dare garanzie di affidabilità e stabilità. Draghi, con la sua reputazione, competenza e serietà, è in grado di provare ad allargare quelle maglie. Nessun altro, in Italia, può farlo avendo lo stesso ascolto e capacità di convinzione.
Il terzo obbiettivo è quello del tetto al prezzo del gas. E, in prospettiva, quello di un trasferimento a debito comune, tipo il Next Generation EU, della spesa energetica comune europea. Altro tema introdotto da Draghi con l’appoggio della Francia.
Obbiettivo difficile, ma non impossibile. Questi 3 obbiettivi sono ambiziosi e fortemente riformisti. Sono tutti favorevoli all’Italia, ma anche all’unità Europea. Il logoramento del governo italiano, fino alla crisi attuale, sta già indebolendo la nostra posizione e alimentando il vecchio pregiudizio sull’inaffidabilità strutturale dell’Italia che, in assenza di Draghi, sarebbe sancito.
Non c’è nulla di scontato circa l’esito di questa battaglia. Ma se questi temi sono sul tavolo è merito della capacità politica, non solo tecnica, di Draghi, e del suo prestigio messo al servizio dell’Italia. Dunque col prestigio internazionale non si mangia? Direi esattamente il contrario. Chi lo dice è Ignorante e suicida. Che si brindi al Cremlino, dando prematuramente per spacciato Draghi, la dice lunga sulla corrispondenza di amorosi sensi tra il comportamento apparentemente scriteriato di Conte, e gli applausi di Mosca ai suoi effetti.
Ma la linea di politica internazionale ed europea di Draghi spiega anche quanto sia superficiale e falsa l’immagine del banchiere legato agli interessi delle lobby finanziarie multinazionali, Usa in particolare.
Non hanno capito il senso della battaglia in difesa dell’euro contro l’assalto speculativo del dollaro nel luglio 2012 e non hanno capito che la visione di politica economico – finanziaria di Draghi sta all’opposto di quelle lobby. Basta, per capirlo, che si rileggano il suo discorso al Meeting di CL dell’agosto del 2020.
Parlate delle cose che conoscete, per favore, non ripetete quello che sentite al bar o dal M5S.