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La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10

. . . il sig Marino vuole metter becco dove da anonimo .....
Correva voce, al Circolo, che Bruno della Baldinacca .....
Il tuo forse lo ha guadagnato ultimamente ed il mio .....
Cara manuela
io non so con esattezza i pro e i contro .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Mario Lavia
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di Biancamaria Coli seg. PD Circolo di Nodica
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di Umberto Mosso
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IMMAGINA San Giuliano Terme
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Crollo mura di Volterra; mozione di Pieroni (Pd)
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A cura di Erminio Fonzo
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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Dal 17 al 19 Maggio ore 10.00 - 20.00
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Forum Innovazione di Italia Economy" II EDIZIONE
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Valdottavo, 17 maggio
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Pisa: quartiere delle Piagge
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Pisa, 16 maggio
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Umberto Mosso (a cura di Bruno Baglini, red VdS)
A CHE SERVE DRAGHI?

20/7/2022 - 7:43

A CHE SERVE DRAGHI?

 

Il Patto di stabilità europeo, che fu introdotto per risanare i bilanci dei Paesi col maggiore debito pubblico, come il nostro, in realtà si rivelò una misura restrittiva rispetto alla crescita e all’occupazione. Dimostrando che avere i conti in ordine è sicuramente virtuoso, ma non è sempre sinonimo di accrescimento del benessere dei cittadini. Con la pandemia, e l’esigenza di un intervento massiccio dello Stato a sostegno dell’economia, il Patto fu sospeso, anche in base al principio, enunciato da Draghi, del “debito buono”, riuscendo persino a convincere i Paesi più riottosi ad accettarne la condivisione di una quota rilevante di debito pubblico europeo, col Next Generation EU del quale l’Italia è il maggiore beneficiario. Detta in soldoni, I tedeschi e gli olandesi che con la loro fiscalità sostengono gli investimenti del PNRR italiano. In precedenza lo stesso Draghi, come Presidente della BCE, aveva fatto accettare il programma di acquisto, per migliaia di miliardi di euro, dei titoli di stato dei paesi dell’area euro, per sottrarli alle manovre speculative. All’inizio fu accusato dai Paesi “virtuosi” di filoitalianismo, perché l’Italia era uno dei maggiori beneficiari di quella misura che, alla prova dei fatti, si rivelò utile a tutta l’UE.

Operazioni di alta e raffinata politica, nazionale e internazionale, altro che “tecnico”.

Da qualche mese, dopo anni, il Quantitative Easing, il così detto “bezooka” di Draghi, ha cessato il suo compito e oltre questo si è aperto il dibattito nell’UE sul se, come e quando cessare la sospensione del Patto di stabilità. Questo è un passaggio delicatissimo soprattutto per l’Italia che ha tutto da perdere da un eventuale ritorno alle vecchie regole. Su questo confronto, che si aprirà a settembre, Draghi sta lavorando da mesi. Non si tratta di andare allo scontro col blocco dei Paesi “virtuosi”. Non si può andare in Europa semplicemente dicendo cari signori il nostro interesse nazionale è questo, quindi o si fa come diciamo noi oppure….Oppure cosa? Ce ne andiamo? Dove? A fare che?Si tratta di convincere tutti i nostri partner dell’UE che le vecchie regole, che non hanno funzionato prima della pandemia, oggi non consentirebbero la crescita a nessuno, compresi i “virtuosi”, quindi occorre cambiarle definitivamente in un’ottica espansiva e non restrittiva. Per vincere questa battaglia occorre essere rappresentati col massimo della competenza, in grado di fare i conti in tasca a tutti in modo credibile, e del prestigio accumulato in precedenza con le battaglie vinte in sede europea e mondiale. Non c’è nessuno in Europa che possa guidare questa battaglia e vincerla come può fare Draghi.Ve la immaginate Meloni, o Salvini, per non dire di Conte, che riesca ad imporsi senza rompere l’unità dell’UE, anzi rafforzandola? E a non fare la figura di chi si presenta col cappello in mano e l’aria arrogante pensando, più che al risultato utile per l’Italia, di fare la faccia feroce in favore di telecamere per ottenere consenso, effimero e costoso, dal pubblico italiano più inconsapevole?

Quando Meloni invoca le elezioni facendo credere che siano la soluzione del problema italiano, in realtà certifica che è lei ad essere il problema. Perché o non ha capito a che gioco si sta giocando e pensa di entrare in partita col 2 di coppe, quando a briscola comandano i denari, oppure lo ha capito, ma pensa di essere in grado di far cambiare gioco all’Italia rinchiudendola nella riserva indiana dei Paesi senza voce in capitolo. Molti nemici, molto onore?

Abbiamo imparato che il nostro è un Paese dove molti non riescono ad accettare che ci sia qualcuno migliore di loro. Quando questo qualcuno appare ci si fa in quattro per demolirne l’immagine, inventando di tutto per fare in modo che sparisca. Fa ombra ai mediocri, che si coalizzano a destra e a sinistra.Fateci caso, Meloni, Salvini, per non ridire di Conte, si presentano agli italiani dicendo “sono come voi, sono una o uno di voi, per questo farei e farò come fareste voi”. Qualcuno scrive sui manifesti “se voti per me, voti per te!”

L’Italia che sta chiedendo a Draghi di restare al suo posto è l’Italia migliore. Quella che sa di esserlo, nel lavoro, nelle professioni, nella società, ma chiede onestamente di essere rappresentata da uno che sia addirittura migliore di lei.

Stimo quei politici che si battono perché Draghi continui, perché gli riconoscono un valore superiore e in questo stanno dieci spanne sopra ai chiacchieroni pieni solo di boria

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21/7/2022 - 15:40

AUTORE:
nando

A che serve ? Per gli affari correnti !
" Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità”
F.Nietzsche