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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
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Al cuore
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di Matteo Renzi-Enews 809, mercoledì 27 luglio 2022
Chi pensa di comprarci con tre posti, non ci conosce

27/7/2022 - 13:00

Enews | Chi pensa di comprarci con tre posti, non ci conosce


Fateci caso: da quando si è deciso di votare il 25 settembre, tutti hanno smesso di parlare dei veri problemi che abbiamo e che avremo sempre di più in autunno. Inflazione? Guerra? Covid? Costo della vita? Benzina? Patto di stabilità?

No. Nessuno parla dei veri problemi, tutti delle finte alleanze.

A destra sono sicuri di vincere e già litigano su chi deve andare a Palazzo Chigi. Io lavoro perché non abbiano i numeri e siano costretti a tornare a bussare alla porta di Mario Draghi. Ma perché ciò accada bisogna mandare in Parlamento gente capace, non chi diceva “Conte o morte”.

A sinistra stanno mettendo insieme di tutto e di più. Dicono che l’obiettivo sia evitare il fascismo e per questo provano a fare una grande coalizione anche con idee opposte. Secondo me non funziona: per prendere voti bisogna avere le idee chiare e non prendere in giro gli elettori. Sbaglio?  Qualcuno di voi mi scrive: "Matteo, come si fa ad andare soli alle elezioni?".

Rovescio la domanda: come si fa ad andare con chi non condivide nulla? Come si fa a pensare che le coalizioni servano a utilizzare il voto dei cittadini per poi dividersi il giorno dopo? Come si fa a stare insieme, se l’odio e il risentimento personale è più forte della politica e delle scelte per i nostri figli? C’è qualcuno che mette il veto su di noi in coalizione, per antichi rancori personali. E va bene. Chi fa questa scelta si assume una bella responsabilità in caso di sconfitta.

Chi vuole costruire una coalizione vera, sui contenuti, sa dove trovarci. Chi pensa di comprarci con tre posti, non ci conosce. Ricordate? Ce lo proposero anche durante la crisi Conte/Draghi. State buoni e vi accontentiamo con qualche poltrona in Italia o all’estero.

Noi siamo fatti diversamente. Saremo contro corrente, saremo fuori moda, saremo stravaganti. Ma siamo persone serie.

Per noi fare politica significa chiedere un voto per portare avanti delle idee. Non nascondersi in una finta coalizione per recuperare una poltroncina di consolazione.

 Il 25 settembre è la sfida più bella che potevamo chiedere.I greci dicevano che un momento come questo è un kairos, un tempo di grazia e opportunità.  Loro saranno alleati nelle urne, ma divisi già in campagna elettorale. Noi saremo liberi di poter fare un discorso di verità al Paese.  Ho ricevuto molto entusiasmo dal popolo delle Enews in queste ore.Qualcuno è preoccupato. Ci attaccheranno, certo. Ma lo hanno sempre fatto.

Ci sottovaluteranno, sicuro. Ma di questo ne riparleremo il 26 settembre.Ci denigreranno, ovvio. Ragazzi, chi ha letto “Il Mostro” sa che non ci può spaventare più nulla.  Noi ci divertiremo perché abbiamo dalla nostra la forza – straordinaria – di chi ha portato Draghi contro tutti, di chi ha avuto ragione su molte sfide del passato e di chi parlerà alla nuova generazione in modo netto e chiaro. Nessuno vorrà fare dibattiti contro di noi perché nel merito sanno che abbiamo ragione noi. Ma noi faremo una campagna a tappeto, casa per casa, porta a porta. Loro diranno bugie su di noi, noi diremo la verità al Paese.  Chi vuole darci una mano per fare questa campagna elettorale sappia che noi non offriamo seggi ma solo tanta fatica. Due mesi di campagna, anche semplicemente con in mano un telefonino, dalla spiaggia, per dire che vogliamo in Parlamento gente che sa di cosa si parla. Basta uno vale uno, la politica è fatta per chi la sa fare. Scegliete i bravi, non i simpatici. E se non volete quelli bravi, poi, non vi lamentate se gli altri fanno i pasticci.

 

Abbiamo bisogno di arrivare a DIECIMILA volontari.

Diecimila persone che si iscrivano a questa piattaforma. Saranno il nostro valore aggiunto.Si tratta molto semplicemente di dedicare del tempo ogni settimana per iniziative sul territorio, sui social, per coinvolgere amici e per lavorare assieme. Chi vuole dedicarci del tempo, anche un’ora a settimana a settembre (anche ad agosto per chi c’è), lo faccia. Questa non è la mia sfida, questa è la vera sfida di tutti quelli che vogliono far crescere l’area del buon senso.  Abbiamo bisogno di fare una grande LEOPOLDA.

 Dacci il Cinque. Dal primo al tre settembre, ovviamente alla stazione Leopolda di Firenze.Esserci in presenza sarà un gesto bellissimo per abbracciarci e darci la carica in vista del rush finale.  

 

Abbiamo ovviamente bisogno di contributi economici, come sempre trasparenti.

L’obiettivo è raccogliere 100.000 mila € in contributi da 5, 10, 50 €, da più persone possibile.Chi ha possibilità di darci una mano in modo più consistente ovviamente è il benvenuto. Ma il nostro valore aggiunto è che ci sia tanta gente che dà una mano, anche piccola. Sogno una politica come progetto per le nuove generazioni, non come sistemazione per gli uscenti. E allora per me questa campagna elettorale è forse la più esaltante di tutte. Perché per chi ha coraggio e fantasia, per chi è libero e indipendente, questa campagna è l’occasione per fare un discorso di verità assoluta al Paese.

È il tempo della serietà, non di chi vive di populismo.

Io ci sono. Voi?
Un sorriso, 

Matteo Renzi

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