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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ecco la lista di Vicopisano in Cammino.
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di Umberto Mosso
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di MARIAROSARIA MARCHESANO (Il Foglio)
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di Vittorio Ferla
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Di Alexia Baglivo
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
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Fede e Spiritualità.

31/7/2022 - 10:44

 

Così la morte, questo spauracchio dal quale abbiamo tentato di fuggire dalla prima scintilla, improvvisamente è diventata Possibile. Ne abbiamo compresa la fattibilità.  C'è.  Non è più una cosa astratta, lontana, che riguarda altri e risiede Altrove. Si è avvicinata subdola, si è fagocitata le nostre false speranze e ha sferrato il suo colpo finale. Inesorabile. Abbiamo visto in faccia il Mostro e non abbiamo più paura. Anzi, vogliamo sfidarlo.
La morte ci obbliga a guardare con occhi diversi. Le cose, le persone. Ha tolto un velo di illusione. È tutto così reale, infimo, miseramente umano. Vorrei avere una gran fede. Non quelle che basta andare in chiesa la domenica e arrivederci e grazie. Di quelle indiscutibili, solide, incrollabili. Di quelle da affidarsi, appunto, in ogni istante della vita, nel bene e nel male.
Che se è un bene è un dono del Signore, se è un male è un dono del Signore lo stesso, perché lui sa quel che deve fare e lo fa girarigira perché è bene per me, perché lui sa di non potermi dare un peso più grande di quello che posso sostenere.
Una Fede così. 
Io credo di essere molto spirituale ma non sono religiosa. Per me dio è fra gli alberi, che si innalzano verso l'alto e che tutti insieme sono una cattedrale a cielo aperto. Qualche anno fa ho avuto un'esperienza molto spirituale toccando un albero, una specie di viaggio lisergico di quelli che si leggevano ai miei tempi da ragazzina, ma in quel caso non indotto, una sorta di allucinazione che dal mio punto di vista era il contatto con un dio.
Prima di Luca.
Dopo di Luca invece l'esperienza più forte è stata vedere il suo corpo e avere la sensazione tangibile che lui non fosse più lì dentro. Come un involucro, una giacca, il bozzolo abbandonato di una farfalla.
Dio per me è tra gli alberi, tra le stelle, nel buio, nel profumo dei fiori, nel pulviscolo dorato che galleggia nella stanza quando entra da fuori un raggio di sole. Il mio dio è nella musica, nell' odore di trementina quando pulisco i pennelli, nel vento di primavera, nella pioggia. Magari è un dio che si tappa le orecchie sorridendo quando mi scappa un Cristo e una Madonna e mi accarezza la testa quando piango e mi ascolta comprensivo quando mi arrabbio con lui e mi abbraccia come un nonno.
Non so dove sia Luca adesso. Se avessi una fede incrollabile vorrei che fosse tra le sue braccia felice di esserci, perché anche lui come me una fede vera non l'ha mai avuta.
Invece nella mia visione spirituale Luca è nel vento che profuma di mandorle dolci.
 
Patrizia Falconetti

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3/8/2022 - 8:19

AUTORE:
adele

lasciare il nostro corpo per tornare anime spirituali ed eterne.

la madre terra è materia qui impariamo molto ma non tutto.

un viaggio di andata e ritorno nell'universo infinito.