Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Vi ricordate la storia di Stanley che incontra Livingston in una foresta della lontanissima Tanzania con la celebre frase: "Dottor Livingstone, suppongo", nel più classico formalismo britannico dell'epoca (era il 10 novembre 1871)?
Dalla penna di Richard Bach è nato il fantasioso racconto “Il gabbiano Livingston” e dalla fantasia(?) di non so chi è nata “La penisola dei gabbiani”, luogo noto a tutti come "Bocca si Serchio", dove si andava alla ricerca non del gabbiano e neppure di persone sperdute e non si supponeva che l’altro fosse chi fosse: o era un Baglini o un Giorgi o un Pardini, Luperini, Bargagna, Coli e via e via e il saluto era:
Mi... anco te? - sì o te? - bona! - vieni palle - guà, t’hanno sciorto?
e di tutto un po’, usando affettuosamente una sterminata serie di dolci paesani prendiperilculo.
Ora ai nostri Livingston abbiamo levato il loro habitat, ma non disperate pennuti amici, fra un paio di mesi ritornerete in possesso del vostro spazio e noi a sognare, da stronzi, che ritorni la stagione buona per rimandarvi via!