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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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Doppio evento a Vecchiano per l'80esimo anniversario della Liberazione d'Italia.
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•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
La voce del Serchio.

13/8/2022 - 14:11



Ho sempre pensato che l'estate è stata creata  per le persone felici.  Dal punto di vista di una persona infelice tutto è caos, esasperazione, persino questa luce che mette in risalto i contorni e il cielo che ostenta il suo essere terso. Che sia una felicità forzata o sincera l'elenco dei luoghi di vacanza, le facce sorridenti, le fotografie di piatti che traboccano pesce, spiagge affollate , corpi abbronzati e località esotiche è interminabile nel palcoscenico dei social. Una persona infelice si sente ancora più sola e incapace di godere dell'opportunità di questo periodo dell'anno.

Quest'estate non ho ancora visto il mare.

Forse perché mi ricorderebbe le volate in moto con mio marito per un paio d'ore di azzurro sugli scogli di Marina di Pisa. Ma era il viaggio, quell'ora di libertà sulla strada, gli alberi che ci scorrevano accanto, la pausa per una sigaretta guardando il paesaggio, la sensazione di avere ancora tanto tempo davanti. Invece no,  ce n'era ancora pochissimo e non lo sapevamo.

Così sono andata al fiume qualche volta, quella voce del  Serchio che mi fa sentire più vicina a lui ovunque sia.  Il suono dell'acqua sulle pietre, quello scorrere incessante che è lontano dalla confusione del mare, quasi meditativo. E che ci ricorda che tutto scorre, neanche la morte può fermare il tempo.

Ho  trovato una poesia di Gibran che leggo e rileggo per trovare un senso.

«Dicono che prima di entrare in mare

Il fiume trema di paura.

A guardare indietro

tutto il cammino che ha percorso,

i vertici, le montagne,

il lungo e tortuoso cammino

che ha aperto attraverso giungle e villaggi.

E vede di fronte a sé un oceano così grande

che a entrare in lui può solo

sparire per sempre.

Ma non c’è altro modo.

Il fiume non può tornare indietro.

Nessuno può tornare indietro.

Tornare indietro è impossibile nell’esistenza.

Il fiume deve accettare la sua natura

e entrare nell’oceano.

Solo entrando nell’oceano

la paura diminuirà,

perché solo allora il fiume saprà

che non si tratta di scomparire nell’oceano

ma di diventare oceano»

 

  Testo e foto di Patrizia Falconetti
 

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17/8/2022 - 1:23

AUTORE:
Sonia

Cara Patrizia, grazie per avermi fatto conoscere questa bellissima e toccante poesia che non conoscevo.
Il mare per te evoca ricordi felici, perche' spensierati, perche' unici e irripetibili con la persona di cui nessuno potrà prenderne il posto perche' insostituibile.
Quanto ti capisco!
Per me è l'autunno con i boschi, il muschio,i funghi e le castagne la stagione più bella, quella che mi offriva la possibilità di girovagare nel silenzio delle selve e vivere in un ambiente incantato, quasi fatato esperienze
meravigliose nelle quali sentivo di essere un tutt'uno con la natura ma soprattutto con il mio unico grande amore della mia vita.
Dopo diversi anni mi è capitato di tornare in quei boschi, anelavo dal desiderio di ripercorrere quei sentieri...ma nulla è stato non dico uguale ma nemmeno simile a quanto ricordavo.
Ho pianto di dolore, di delusione, di nostalgica malinconia, ho sentito un immenso vuoto dentro, incolmabile e irripetibile...per fortuna ho ancora vividi i momenti vissuti che sostano soltanto per me nel paradiso dei ricordi!

16/8/2022 - 9:14

AUTORE:
tiziana

è sempre utile ricordarsi che siamo solo una goccia di quell'oceano immenso.
se questa informazione non fosse dimenticata, sono sicura che la cattiveria sulla terra sarebbe assai meno.