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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Umberto Mosso (a cura di BB, red VdS)
GLI ASSATANATI

15/8/2022 - 23:08

GLI ASSATANATI


Renzi più che critici intelligenti ha semplici detrattori, cioè gente costretta a inventare malefatte inesistenti, a travisare fatti e circostanze, a negare evidenze, oppure a cadere in contraddizione trasportati da una sorta di delirio che li fa straparlare.
Sono assatanati.
Uno degli assatanati più fuori controllo è il direttore de la Stampa Giannini.
In un articolo sul presidenzialismo il congestionato direttore nel giro di poche righe definisce "Controriforma" quella del 2016, una schifezza l'Italicuum, accomunando l'una e l'altro a tutti i tentativi negativi di riforme costituzionali ed elettorali dal 1979 ad oggi, per concludere che l'unica riforma presidenzialista seria sarebbe quella del "Sindaco d'Italia".


Cioè quella che Renzi propone da anni e che solo il Terzo Polo ha in programma, ma non dice che quella è una proposta di Renzi.
La verità è che, a parte i plagiati dalla propaganda, semplicemente ammalati, i detrattori professionali di Renzi non lo sopportano perché sanno che è migliore di loro.

E questo per loro è insopportabile.
Ha visione politica e li anticipa sempre. Per questo si sentono in obbligo di dire e fare per principio il contrario di ciò che propone. E fanno disastri colossali.
Oppure, come Giannini, citano proposte di Renzi senza dire che sono sue.
Assatanati, appunto.





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16/8/2022 - 15:16

AUTORE:
Edo

Nel 2016 il capo del governo si è fatto fuori da solo, non sto a ricordare le parole che disse in modo anche pomposo. La Costituzione parla chiaro, se fai una riforma costituzionale serve la maggioranza dei 2 terzi del parlamento. La maggioranza semplice porta inevitabilmente al referendum. Come fu anche nel 2001, riforma del Titolo V, ma allora il risultato fu diverso.
Domanda. Allora anche il tanto decantato governo dei Migliori, Draghi & C., è stato un accordo sulle nostre teste ? Risposta . SI.

16/8/2022 - 0:41

AUTORE:
Lettore

E stato un disastro che ha unito gli estremi-destra e sinistra per far fuori il capo del governo che era riuscito ad avere per 5 volte il voto favorevole dalla maggioranza parlamentare ma non raggiungendo la maggioranza qualificata del 75% ci voleva la conferma popolare referendaria.
Bersani, Speranza & se non votavano a favore del loro governo, il governo e loro andavano a casa subito.
Esser tornati indietro di 30 anni e destinati ad avere leggi elettorali "porcellum" dove ci chiamano al voto l'un l'altro contro, per poi fare accordi sopra le nostre teste con tre governi in una legislatura non finita; invece avremmo avuto certezza per cinque anni.

15/8/2022 - 23:50

AUTORE:
Edo

Di solito mescolare pere e mele non porta a nulla. Come in questo caso caro Agitato. Il sindaco d'Italia come lo intende Renzi riguarda l'elezione del capo del governo. Il presidenzialismo invece intende altra cosa, ossia l'elezione di colui che sarà capo dello stato e che nominerà il primo ministro. Come in Francia.
Per farlo serve modificare la Costituzione. Senza contare che gli italiani potrebbero non essere d'accordo. Il 2016 insegna.