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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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San Giuliano Terme, 18 maggio
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di GIOVANNI SANTANIELLO - Intervista a Stefano Ceccanti (La Sapienza)
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Filettole- 21 Maggio ore 17,30
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Elezioni europee 2024
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Forum Innovazione di Italia Economy" II EDIZIONE
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Valdottavo, 17 maggio
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Pisa: quartiere delle Piagge
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Pisa, 16 maggio
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di UM (a cura di BB, red VdS)
LE GAMBE CORTE DI LETTA, ALTRO CHE OCCHI DI TIGRE!

7/9/2022 - 13:14

  LE GAMBE CORTE DI LETTA, ALTRO CHE OCCHI DI TIGRE!

 

Enrico Letta e gli altri del PD, che oggi considerano il Jobs Act una infamia, sono dei mirerabili bugiardi.

Perché sanno che l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori non fu abrogato dal Jobs Act ma cambiato radicalmente dalla riforma del lavoro dipendente fatta dal governo Monti, nel 2012, con una maggioranza composta da Bersani, Berlusconi, Casini, Tabacci, Fini, Dini, i Radicali Italiani di Emma Bonino e i socialisti di Nencini, i quali, tutti, approvarono la nuova disciplina dei licenziamenti individuali.Tra i ministri di quel governo per il PD c’era Fabrizio Barca e almeno 4 sottosegretari che non ebbero da ridire, né dentro, né fuori da palazzo Chigi, sulla fine di quell’articolo.

All’epoca Renzi era a Firenze a fare il Sindaco, tuttavia la character assassination di Renzi, organizzata da parte di quei gentiluomini dopo la sua caduta, ha usato anche questa falsità per fare entrare nell’immaginario collettivo la figura di un Renzi nemico dei lavoratori e servo dei padroni.In realtà il Jobs Act, del 2015, correggeva molte lacune della precedente riforma ed è proprio con questa legge che, in meno di tre anni, si sono prodotti 500mila posti di lavoro a tempo indeterminato e sono rimaste misure come la Naspi, che dà maggiori tutele, la sua estensione e la cassa integrazione ai lavoratori delle imprese con meno di 15 dipendenti, il divieto delle dimissioni in bianco e la maternità estesa, il congedo retribuito alle donne vittime di violenza, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, le misure per limitare il rischio dell’uso dei contratti a chiamata per coprire impieghi irregolari, il contratto a tutele crescenti che, tra l’altro, ha consentito alla magistratura di applicarlo ai Riders.Dunque il Jobs Act ha dato ai lavoratori più diritti e non meno. E i ministri del PD che lo approvarono, tra i quali sono ancora in servizio Franceschini, Orlando, Del Rio, Lorenzin, Pinotti, Madia, Gentiloni e gli allora sottosegretari Amendola e Della Vedova, avrebbero dovuto essere orgogliosi del loro lavoro, non tacere difronte alle parole acrimoniose di Letta.

Invece non solo non lo rivendicarono nella campagna elettorale del 2018, quando il loro obbiettivo non era vincere, ma fare fuori Renzi, ma oggi tacciono, ad eccezione di Boschi, Bellanova, Scalfarotto e Faraone, che per coerenza fonderanno Italia Viva e oggi sono nel Terzo Polo

.Lo squallore non sta solo nell’avere, in questi anni, accettato di deformare la loro storia personale per falsificare quella di Renzi, ma nell’essere fermi riproducendo lo stesso spirito della campagna elettorale del 2018.

Si sono condannati, da tempo, a perdere irreparabilmente e ora, nell’impossibilità di rappresentare una alternativa alla destra, pretendono di ridurre al silenzio il Terzo Polo, l’unica, vera alternativa al populismo e al sovranismo che non hanno saputo combattere. La destra vince non per meriti suoi, ma per la loro incapacità. Il voto al PD è inutile, perché non servirà a vincere. Ma questo restituisce agli elettori la possibilità di dare un voto libero, senza dover sottostare all’assillo ansiogeno, che Letta incute loro, di doversi turare il naso.Dopo la lucidità politica, hanno perso anche i nervi saldi.

La forza, seria e coerente, del Terzo Polo servirà ad avere in Parlamento un presidio liberaldemocratico che riporterà il nostro Paese sulla strada giusta delle riforme europee ed europeiste.

Abbiamo portato Draghi contro tutti avendo solo il 4% dei parlamentari, faremo certamente bene nel prossimo Parlamento.

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7/9/2022 - 15:48

AUTORE:
E- Lettore

....che il governo Monti/Fornero fosse piaciuto al governo
fallimentare precedente: Belusconi-Salvini-Meloni.
Così come ai grillini piacesse il governo Renzi/Alfano.
Con il senno di poi del governo triennale a guida renziana son rimaste buone cose.
Del Conte 1-2 quasi tre ne diceva bene Bersani oggi...ma non ha fatto in tempo a finire perché il telecomando è li sempre a portata di mano e..zak.

7/9/2022 - 15:05

AUTORE:
Edo

...in Parlamento, poi se ne riparla.
Se parli di art 18 vedi di esere informato professore. Questo di seguito è quanto è successo nel 2012 :

" 23 marzo 2012 - Il Consiglio dei ministri approva salvo intese dopo numerosi tavoli di incontro con le parti sociali il disegno di legge contenente la riforma del mercato del lavoro. Tra le novità introdotte ci sono nuovi ammortizzatori sociali, la valorizzazione dell'apprendistato e alcune misure mirate all'occupazione giovanile. Duramente criticata la proposta di modifica dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che in caso di licenziamento per motivi economici prevedeva per il lavoratore esclusivamente la possibilità di indennizzo, senza possibilità di reintegro. Il 5 aprile il Governo ha annullato la modifica come chiesto espressamente da CGIL, CISL, UGL e dal Partito Democratico.[58]
29 marzo 2012 - Il Senato approva (con 246 sì, 33 no e 2 astenuti) il decreto semplificazioni e sviluppo. " De che stai a parlà ?

Le modifiche di cui parli sono atate inserite dal mitologico Jobs Act, ormai talmente annacquato da varie sentenze che a stento si riconosce.
Altra piccola cosa, ho notato che negli ultimi 4/5 mesi hai abbassato le cifre : sei partito da 1 milione di nuovi posti di lavore creati dal sempre mitologico Jobs Act, ai 700 mila di un paio di mesi fa, ai 500 mila di oggi. Se continui di questo passo prima del 25 settembre arrivi a zero.
Datti una calmata, lo dico per te...

Oh, sia chiaro, il governo Monti mi faceva pena, quello Renzi anche.