LE PAROLE DI DRAGHI

Draghi è Draghi e può fare Draghi perché non è di nessun partito, ma un patrimonio di tutti gli italiani.

Per questo può parlare e agire liberamente nell’interesse esclusivo dell’Italia. Dunque è seguire il suo metodo di lavoro e la sua Agenda che fa la differenza tra il Terzo Polo e tutti gli altri.Se avesse detto Sì al secondo mandato in una conferenza stampa avrebbe replicato il pessimo modo di fare politica di Conte, ad esempio.Ma, soprattutto, avrebbe rinunciato al suo ruolo di grande servitore della Repubblica.

Anche Mattarella disse no al secondo mandato e lo fece in modo categorico, cercandosi anche una casa per il dopo Quirinale. Ma, poi, furono evidenti le esigenze del Paese che lo richiamarono sul Colle.

Ce lo vedete Draghi dire no e girare le spalle all’Italia nel momento in cui servirà il suo ritorno? Per questo il voto al Terzo Polo è ancora più decisivo per non rendere autosufficiente la destra e non consentire alla vecchia paccottiglia PD – M5S di rappattumarsi per continuare il loro andazzo.Servirà una forte presenza del Terzo Polo in Parlamento per riportare tutti all’interesse del Paese e aiutare Mattarella a rimetterlo sui binari giusti.L’attacco concentrico contro il Terzo Polo significa che ha sondaggi favorevoli ai danni di destra e sinistra. E questo li sta spaventando.