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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Matteo Orfini deputato PD
Rifondare il Pd

27/9/2022 - 12:39


Qualche anno fa proposi di sciogliere e rifondare il Pd, per ridefinire su basi completamente nuove il nostro progetto politico. Mi risposero che era una follia, tutti.

In questi anni mi sono battuto per provare ad affermare un principio semplice: un partito è prima di tutto il suo progetto, la sua cultura politica, la sua proposta per il paese. Poi viene il resto: alleanze, leadership, tattica.

Ho fatto questa campagna elettorale come sempre: 5.000 km in 20 giorni, decine di incontri. La cosa che più mi ha colpito è che non ho trovato praticamente nessuno felice di votare il Pd. Anche i nostri elettori più fedeli erano stanchi, demotivati, sconfortati. Eroici nel loro esserci sempre, ma non felici.

Penso che questo sia il punto da cui partire, e per questo non mi convince chi oggi ci spiega che andava tutto bene, il problema è solo non essere riusciti a fare le alleanze. Intanto perché la politica non è solo aritmetica: sommare i voti di chi è andato separato è un errore da matita rossa. I cinquestelle hanno quel risultato perché si candidano da soli e contro di noi. Idem il terzo polo.
E poi perché il problema di fondo è che non è più chiaro a nessuno quale sia la missione del Pd. E quindi fatichiamo a coinvolgere, appassionare, convincere.

Possiamo risolverla con le scorciatoie, come sempre.
E dire che è colpa delle correnti (chi sarà il primo a dirlo?), che bisogna ripartire da questo o da quel leader (peraltro i nomi che leggo sono di persone che sono state in primissima linea in questa campagna, con risultati non esattamente esaltanti), che dobbiamo ripartire dai sindaci, dai territori, dalle periferie.
Fuffa. Il tema è la politica. Il tema è cosa vogliamo essere.
Per questo mi pare surreale il dibattito sulle alleanze. Le elezioni politiche sono tra 5 anni! Il tema di oggi non è con chi ci alleiamo tra 5 anni. Ma semmai come cominciare da domani a fare opposizione.
Ovviamente bisognerà coordinarsi con le altre forze di opposizione, come sempre.
Ovviamente alle amministrative dovremo cercare le alleanze più larghe possibili, a seconda delle caratteristiche specifiche dei singoli territori (e caricare quelle scelte di una valenza nazionale, rischia solo di renderle più difficili).
Ma basta pensare e parlare solo di alleanze. Abbiamo sprecato tre anni così: la nostra unica proposta politica è stata allearci. A prescindere, e senza idee. Politica delle alleanze, ma senza politica. Un partito non può essere solo questo. Sennò diventa inevitabilmente solo un partito di potere, un partito dell'establishment.

Per questo ora è il tempo di pensare un po' a noi stessi. Di ridefinire senso e missione del Pd. E anche modalità di funzionamento.
Senza rimanere ostaggio di chi vorrebbe un cambiamento di facciata per non cambiare nulla.
Come sempre, nel mio piccolo, proverò a cambiare questo partito. Insieme a tante e tanti che in questi anni non hanno mai smesso di fare le battaglie difficili, quelle alle quali secondo molti bisognava rinunciare anche se erano giuste. Perché guai a rompere gli equilibri.

Come sempre cercherò di fare al meglio il mio lavoro in parlamento, dove tornerò da rappresentante di un collegio stupendo, dove abbiamo strappato un risultato per niente scontato.
Ma per riuscire non basto io, non bastiamo noi. Serve che tutti quelli che ancora ci credono diano una mano. Che chi pensa che il Pd debba cambiare, non si arrenda.





Fonte: Matteo Orfini da fb- Foto del 2010 dopo la rottura arginale a Migliarino
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28/9/2022 - 16:40

AUTORE:
alessandro Ghelardi

Molti insistono a dire che il centro sinistra e in primis il PD ha perso le elezioni perché non è riuscito a raggiungere UN CAMPO AMPIO di alleanze. La domanda che pongo e che mi serve per riflettere, "perchè il centro destra ma in assoluto la Meloni ha avuto così tanti voti?
La questione da dibattere dovrebbe avere una platea ampia per discutere serenamente e confrontarci in maniera civile e non da COLORO CHE HANNO LA VERITA' in tasca, come avete visto, la verità non è dalla vostra parte.
Credo che il centro sinistra debba ripensare un modo diverso di fare politica, ma in particolare sulle cose da fare, per me la parola d'ordine è " diritti e doveri e consapevolezza che non esistono più dogma "
In ultimo che fare di questa Italia che molte intelligenze, ma spesso demagoghe, confrontarsi con la realtà e saper scegliere anche con coraggio. Molte altre cose dovremmo analizzare e discutere, ma mi domando "verrà trovato il coraggio di confrontarsi civilmente senza pregiudizi?
A voi decidere, se il PD e il centro sinistra moderato e laico, vuol crescere o essere rilegato in un angolo e forse ancora più indeboliti.
Alessandro

28/9/2022 - 10:22

AUTORE:
Matteo Orfini

....un paio di autocandidature al giorno, se siamo bravi nel giro di un paio di mesi possiamo arrivare a una sessantina di candidati a un congresso che non è nemmeno stato convocato.
Mi pare geniale.
Abbiamo capito tutto.

28/9/2022 - 1:11

AUTORE:
E-Lettore

...Piero Fassino "cià" preso passione, NON a far politica come tutti noi; no! Lui vuole essere rieletto in Parlamento.
Gli dissero: guarda Piero che con il taglio dei parlamentari votato anche dal tuo partito, qualche anzianotto deve farsi da parte.....eguà! io ormai mi ci sono abituato e poi sono un movimentista; nel senso che lui non sta mai seduto nel suo scranno (me lo ha raccontato un parlamentare PD).
Sempre in giro per l'aula di Montecitorio, poi va "alla Buvette" si riempie le tasche e mangia in continuazione: noccioline, semi di zucca, merendine ed è secco come un uscio e lui son convinto farebbe Torino-Venezia tutti i giorni anche 'mbiciretta pur di fare il parlamentare.
Ha fatto anche il segretario nazionale del suo partito ma a sbagliato epoca vedi Togliatti, Longo, Berlinguer che fecero quel "lavoro" a vita.
Ora "non costuma più" nel PD durante una legislatura èn boni cambià il segretario anche tre volte di fila; che prendessero esempio da Berlusconi una buona volta: Lui fa il capo con il 38% e con l'8% senza il 3 davanti: enomacche!

27/9/2022 - 20:22

AUTORE:
Ex iscritto

Prima cosa: tutta la dirigenza politica attuale
Si deve dimettere.
Rifare lo statuto specialmente la parte riferita alla primarie solo gli iscritti RIPETO: SOLO GLI ISCRITTI
POI DAI NUOVI ISCRITTI SI CHIEDERÀ DI INDICARE I CANDIDABILI DELLA SOCIETÀ CIVILE CHE LOCALMENTE LE PERSONE CONOSCONO
LE AGORÀ COME AVEVO DETTO E PREVISTO ERANO, SONO STATE LO SPECCHIETTO PER GLI “ABBOCCONI”
Altro avrei da aggiungere (Fassino candidato e Veneziaaaaa) EBBASTA!!!