L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
La Prefettura ha dato il via libera all'intitolazione, al professor Franco Mosca, della nuova rotatoria collocata tra la via di Cisanello e la strada provinciale numero 2 Vicarese, in località Colignola; a seguito del nulla osta, la Giunta, che aveva ricevuto espresso mandato dal Consiglio comunale, ha approvato la delibera per procedere.
Il luminare della trapiantologia pisana, che con i suoi studi e la profonda conoscenza scientifica ha contribuito allo sviluppo della chirurgia e in particolare della trapiantologia, era un cittadino sangiulianese.
Mosca, emerito di Chirurgia Generale all'Università di Pisa, fu allievo di un'altra storica figura della medicina pisana, Mario Selli, ed ha guidato i centri trapianti dell'Azienda ospedaliero universitaria portandoli ai vertici nazionali ed internazionali.
Già direttore delle unità operative di Chirurgia generale e sperimentale, Chirurgia generale e trapianti e Chirurgia generale, è stato alla guida del centro di ricerca e formazione Endocas e del dipartimento di Chirurgia generale.
Numerosi gli incarichi accademici: ordinario di chirurgia generale dal 1986, è stato anche vicepreside di Medicina e Chirurgia e direttore del Dipartimento di oncologia dei trapianti e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia.
Ha costituito e diretto la Fondazione Arpa, impegnata a contribuire con fondi privati a sostenere la ricerca e la formazione in ambito medico nei Paesi in via di sviluppo in tutto il mondo e, negli ultimi anni, aveva ideato il Festival della Robotica.
"Il professor Mosca non era solo il grande luminare della medicina e della scienza che abbiamo conosciuto – afferma il sindaco Sergio Di Maio –, ma era anche un nostro concittadino e siamo onorati di aver condiviso l'appartenenza alla comunità sangiulianese con una persona generosa e attaccata al territorio".
“Franco Mosca aveva deciso di prendere la residenza nel nostro Comune a seguito di una scelta di vita per sé e la famiglia – dice l’assessore Matteo Cecchelli, legato a Mosca da un legame di stima reciproca e, come lui, residente nella frazione di Campo –. Saremo per sempre orgogliosi di averlo avuto come cittadino del nostro comune e desideriamo dimostrarlo con un gesto simbolico e visibile ai tanti che percorrono un tratto di strada assai utilizzato”.