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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Pensieri, dubbi e parole di Falcone: “Non ho paura .....
Trump e Pepe Mujica, due mondi capovolti: il giorno .....
C'è del vero in ciò che scrivi, ne convengo. Però .....
Lo Statuto dei lavoratori ( legge 300) fu approvato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com

continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.

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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Lentamente, gradatamente
mi affiorano i ricordi.
La tua testimonianza,
mamma carissima,
e non la donna
cinica e prepotente
ormai assente
e così .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Umberto Mosso (a cura di BB, red VdS)
ZERO TITOLO

2/11/2022 - 18:37

ZERO TITOLO

 

 Siamo braccati dal caro energia che non risparmia famiglie, imprese e che sta colpendo anche le spese condominiali, oltre che ogni sorta di servizio e ufficio pubblico. E il nuovo governo, non decidendosi a fare, vara d’urgenza un provvedimento di certo non urgente, inutile e ambiguo sui Rave.Inutile, perché il Rave di Modena è stato sgombrato in base alle leggi vigenti. Ambiguo perché scritto in maniera tale che può essere applicato a qualsiasi tipo di evento e la proibizione non è per cause accertate di pericolosità, ma per la “possibilità” che queste cause si manifestino lasciata alla valutazione dei Prefetti, cioè del governo.

Difficile non pensare che i Rave siano un pretesto per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dall’inerzia del governo sui provvedimenti più importanti, preannunciati da settimane e disattesi. Intanto l’inflazione galoppa, i prezzi aumentano, i mutui salgono facendo sballare i conti già in crisi delle famiglie e bloccando gli investimenti delle imprese. Ma invece del taglio al cuneo fiscale, per dare un po' di ossigeno a entrambi, si discute di elevare il tetto al contante. Anche questa una misura che interessa una parte marginale dei cittadini. Senza entrare nel merito, che non manca, alzi la mano chi ha bisogno di pagare fino a 5 o 10mila euro in contanti.

La salvezza sta nello spendere presto e bene i 200 miliardi del PNRR che, però, sono legati alle riforme fatte, non promesse o in itinere. Ma il governo sospende la riforma Cartabia, perché, dice, gli uffici non erano pronti. Bene, allora si sarebbero potute sospendere solo alcune parti della riforma, non tutta. Difficile non pensare che ci sia un dissenso, anche interno al governo, su quella riforma, che sarà stata all’acqua di rose, ma che aveva già avuto una valutazione positiva dell’UE ai fini delle risorse da prendere.

Invece il governo vara un decreto per confermare l’ergastolo ostativo che, aggirando sia la censura della Corte Europea, sia le richieste della nostra Corte Costituzionale, anche in questo caso con una scusa, quella dei mafiosi, che nessuno vuole liberare, contraddice l’art. 27 della Costituzione. Che, infatti, dibattendo di questo in Parlamento nella scorsa legislatura, Meloni propose di cambiare. Non può farlo e ora ne stravolge l’applicazione.

Incompetenza, superficialità, fretta di dare segnali identitari per distrarre grandi e piccini dai problemi veri? Oppure stiamo scoprendo lo standard operativo del nuovo governo che, tra le chiacchiere accattivanti di Meloni e i provvedimenti paravento, fa fatica a nascondere una cultura tendente all’autoritario e all’illiberale.

“Belle” parole in pubblico e sostanza, più che conservatrice, reazionaria. Il condono sanitario è un altro indizio della legalità alla carta propria della destra. Così come i suoi condoni fiscali sono uno schiaffo in faccia ai cittadini che pagano le tasse, il reintegro dei sanitari novax è una offesa al 95% dei cittadini che si sono vaccinati. Poveri fessi.

Ma servono medici! dice Meloni. Bugia in malafede, dato che i medici novax sono circa 4mila su oltre 400mila, e la metà di loro sono dentisti o fanno professione privata.  Parliamo di uno 0,5% di scientificamente inaffidabili.

Avrebbe potuto, intanto, abolire il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, avrebbe ridato un futuro al SSN e a tanti giovani . Ma se è vero che tanti indizi non formano una prova, questa avverrà con l’apertura della discussione nell’UE, a giorni, sulla riforma del Patto di Stabilità. Impossibile per Meloni, nell’interesse dell’Italia, ma anche del rafforzamento dell’Europa, scostarsi dalla linea Draghi. Ma ci sarà da faticare per mesi e nella maggioranza la voglia di scontro, anche qui dimostrativo, si farà sentire. Il rischio dell’isolamento è all’ordine del giorno.

PS: della ridicola opposizione del PD e di Conte non approfondisco.

Il primo ripete ottusamente le solite, inutili e inattuali frasi di prammatica.

Il secondo, burattino grillino, afferma tutto e il contrario di tutto senza vergogna. In particolare quando parla di “Stato di polizia”.

Proprio lui che ha governato durante la pandemia con un doppio standard alla Meloni: chiacchiere quotidiane per il volgo e fuga da ogni vero controllo nei fatti.

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