In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario.
PUTIN, LO STOLIDO DI TUTTE LE RUSSIE.
Ha provato a dividere le democrazie occidentali ma non c’è riuscito. Anche dove ci sono stati clamorosi cambi di governo, come in UK e Italia che aveva messo nel mirino, i nuovi governanti sono impegnati a contrastarlo come i precedenti.
Aveva puntato sulla decadenza morale dell’occidente, che raccontava come un immenso rave, incapace di svincolarsi dalla dipendenza del suo gas; sulla codardia di Usa ed Europa che, scommetteva, lo avrebbero lasciato fare strame dell’Ucraina come nelle sue precedenti scorrerie in Cecenia, Georgia e Crimea.
Era convinto che alla vista della sua armata gli ucraini l’avrebbero accolto come un liberatore scortandolo verso Kyjv, dove avrebbe catturato il “nazista” in fuga Zelensky. E che i russofoni del Donbass si sarebbero ribellati contro il “despota corrotto” russofono – ucraino. Invece hanno combattuto al suo fianco per l’unità e l’indipendenza del loro paese multietnico. Viceversa ha perso 100mila uomini, mandandoli allo sbaraglio male armati e comandati nel peggiore dei modi. Giovani come carne da cannone, che spesso non viene restituita alle famiglie che lo maledicono.
Ha massacrato decine di migliaia di ucraini, tra militari resistenti e civili, deportandone centinaia di migliaia, saccheggiando le loro case, stuprando donne, bambini e uomini prima di scaricarne i corpi martoriati nelle fosse comuni. Come nella peggiore tradizione nazista.Invece ha rafforzato la Nato e la coesione dell’UE contro la sua aggressione, ha impoverito ancora di più la Russia, che ha isolato dalla maggior parte del mondo, si è asservito alla Cina, che lo preferisce debole e non concorrente. Ha, soprattutto, spiegato a certa opinione pubblica occidentale perché tutti i paesi suoi confinanti hanno liberamente scelto di preferire l’ombrello Nato piuttosto che rischiare una aggressione russa e il ritorno ad una sottomissione peggiore di quella subita per oltre quarant’anni dall’Urss. Ha confermato che, con tutti i limiti dell’occidente, è meglio stare di qua che di là. Quasi tutti l’hanno capito, ad eccezione di qualche “intelligente” opinionista, ipocrita e mentitore e qualche sedicente “esperto” che solo qualche giorno prima della ritirata dei russi da Kerson, decantava la tenuta della città come il simbolo della vittoria militare di Putin. Forse qualche Università e la Rai dovrebbero chiedersi come spendono i loro soldi.
Per questo Putin non è solo un criminale di Stato, bugiardo e inaffidabile, ma si è rivelato essere anche uno stolido degno della peggiore periferia del mondo. Povera, amata Russia. L’avanzata dell’esercito ucraino sta aprendo un barlume di possibilità ad un cessate il fuoco e all’apertura di una trattativa di pace. E’ comprensibile che chi governa un popolo aggredito e martoriato, che sta respingendo a caro prezzo il suo aggressore e combatte per la sua libertà e indipendenza, non si fidi di Putin. Ma, se possibile, si deve provare a trattare la pace.Si è dimostrato, tuttavia, che il sostegno militare all’Ucraina è la condizione per ridurre alla ragione Putin, o chi per lui.Per questo chi vuole interromperlo, Come Conte e Salvini, farneticando che questo porti alla pace, in realtà lavora a favore della guerra di Putin e dell’esportazione del suo regime criminale in Europa. E’ impossibile che non l’abbiano capito.