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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Pensiero Prismatico
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Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
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Al cuore
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La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Umberto Mosso (a cura di BB, red VdS)
PUTIN, LO STOLIDO DI TUTTE LE RUSSIE.

11/11/2022 - 13:07

PUTIN, LO STOLIDO DI TUTTE LE RUSSIE.

 

Ha provato a dividere le democrazie occidentali ma non c’è riuscito. Anche dove ci sono stati clamorosi cambi di governo, come in UK e Italia che aveva messo nel mirino, i nuovi governanti sono impegnati a contrastarlo come i precedenti.

Aveva puntato sulla decadenza morale dell’occidente, che raccontava come un immenso rave, incapace di svincolarsi dalla dipendenza del suo gas; sulla codardia di Usa ed Europa che, scommetteva, lo avrebbero lasciato fare strame dell’Ucraina come nelle sue precedenti scorrerie in Cecenia, Georgia e Crimea.

Era convinto che alla vista della sua armata gli ucraini l’avrebbero accolto come un liberatore scortandolo verso Kyjv, dove avrebbe catturato il “nazista” in fuga Zelensky. E che i russofoni del Donbass si sarebbero ribellati contro il “despota corrotto” russofono – ucraino. Invece hanno combattuto al suo fianco per l’unità e l’indipendenza del loro paese multietnico. Viceversa ha perso 100mila uomini, mandandoli allo sbaraglio male armati e comandati nel peggiore dei modi. Giovani come carne da cannone, che spesso non viene restituita alle famiglie che lo maledicono.

Ha massacrato decine di migliaia di ucraini, tra militari resistenti e civili, deportandone centinaia di migliaia, saccheggiando le loro case, stuprando donne, bambini e uomini prima di scaricarne i corpi martoriati nelle fosse comuni. Come nella peggiore tradizione nazista.Invece ha rafforzato la Nato e la coesione dell’UE contro la sua aggressione, ha impoverito ancora di più la Russia, che ha isolato dalla maggior parte del mondo, si è asservito alla Cina, che lo preferisce debole e non concorrente. Ha, soprattutto, spiegato a certa opinione pubblica occidentale perché tutti i paesi suoi confinanti hanno liberamente scelto di preferire l’ombrello Nato piuttosto che rischiare una aggressione russa e il ritorno ad una sottomissione peggiore di quella subita per oltre quarant’anni dall’Urss. Ha confermato che, con tutti i limiti dell’occidente, è meglio stare di qua che di là. Quasi tutti l’hanno capito, ad eccezione di qualche “intelligente” opinionista, ipocrita e mentitore e qualche sedicente “esperto” che solo qualche giorno prima della ritirata dei russi da Kerson, decantava la tenuta della città come il simbolo della vittoria militare di Putin. Forse qualche Università e la Rai dovrebbero chiedersi come spendono i loro soldi.

Per questo Putin non è solo un criminale di Stato, bugiardo e inaffidabile, ma si è rivelato essere anche uno stolido degno della peggiore periferia del mondo. Povera, amata Russia. L’avanzata dell’esercito ucraino sta aprendo un barlume di possibilità ad un cessate il fuoco e all’apertura di una trattativa di pace. E’ comprensibile che chi governa un popolo aggredito e martoriato, che sta respingendo a caro prezzo il suo aggressore e combatte per la sua libertà e indipendenza, non si fidi di Putin. Ma, se possibile, si deve provare a trattare la pace.Si è dimostrato, tuttavia, che il sostegno militare all’Ucraina è la condizione per ridurre alla ragione Putin, o chi per lui.Per questo chi vuole interromperlo, Come Conte e Salvini, farneticando che questo porti alla pace, in realtà lavora a favore della guerra di Putin e dell’esportazione del suo regime criminale in Europa. E’ impossibile che non l’abbiano capito.

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