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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia 

Comune di Vecchiano
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Massimiliano Angori sindaco
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La ricerca è attiva in tutta Italia
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Migliarino Nodica Pisa e Vecchiano.
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. . . dalla parte della Palestina ? Perché il governo .....
Com’è noto il generoso 110% e i suoi fratelli, .....
Bravo Bruno da o di ovunque tu sia, sono con te. .....
. . . prima che siano passati almeno 30/ 40 anni chiederà .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Vivrò con la faccia che tu amavi
Coi miei giochi sempre nuovi
Col difetto di sognare
Lo so che ho imparato a dirti amore
Quando ormai ci era di andare
Dove .....
Se i limiti di velocità servono a tutelare la sicurezza, non capisco perchè le auto della Polizia Municipale si debbano nascondere per poi rilevare .....
A tutte le donne e in special modo le iraniane

13/12/2022 - 18:55


Scusate l’intrusione in uno spazio interdetto agli uomini e infatti il nome “Donna” non dà spazio a interpretazioni diverse ma, con la facoltà concessami da redattore del giornale e Vostro intermediario presso la redazione tutta, ho deciso di scrivere con Voi.

n.b non è scritto da nessuna parte che solo le Donne possono scrivere qui.

Lo spazio qui è ridotto, Voi siete invece lo Spazio cosmico, non un rettangolino sullo schermo e non è vero il detto che siete “l’altra metà del cielo”, siete l’universo intero…e ve ne approfittate!

Vi capisco, vi aiuterò sempre nella vostra lotta, ma non giocate sul “femminismo” ad oltranza, altrimenti sareste alla pari di quello che chiamate "maschilismo” e non è né giusto né corretto.Avete creato un mondo dove siamo tutti partecipi alla sua crescita e non serve assolutamente una lotta di “genere” come si sta (state) facendo con la lingua italiana, la più bella del mondo!

Lasciate stare il vocabolario così com’è, con solo piccoli e dovuti adattamenti, tipo “presidente” che basta farlo precedere da “il” o “la”. Basta questo. Sono d’accordo per dottore e dottoressa e poche altre già affermate.

Non siamo più alla lotta sulle piazze e sulle strade con striscioni IO SONO MIA” e le braccia alzate con il pollice contro il pollice e così anche l’indice destro contro il sinistro.   Tu Donna non sei tua, sei del Mondo, sei il MONDO!

Prima di voi moderne c’è stata un’altra ribellione femminile cantata dal greco Aristofane e dalla sua eroina Lisistrata. Se la donna dell’Iliade di Omero aveva fatto scatenare una guerra, Lisistrata aveva riappacificate due città in lotta da anni, senza tanti striscioni. Anche quando la donna non era considerata, Lisistrata fece sì che la donna trovasse il modo di essere superiore all’odio dei due popoli greci

Ma non è di questo che volevo parlarvi, il tema è la stretta cerchia che vuol fare un tabula rasa di abitudini e scritture maschili. Un esempio è la rabbia di alcune quando una donna scrisse un elogio funebre per un amico e lo fece con sentimenti da vera donna, ma fu cancellata, oppure quando un’associazione di sole donne partecipò alla Marcia per la Pace di Assisi e la foto con la bandiera presa poi a simbolo di questa associazione, fu chiesto di cancellarla perché a portare lo striscione erano “degli omacci”!  Io vi amo per quel che scrivete e raccontate, vi amo per l’impegno che propagate, per le dolci parole di conforto per chi soffre, di far sapere cose nuove ed interessanti, salute consolazioni modi di vivere e tanto altro. Ognuna di Voi è specializzata in qualcosa di bello, unico e assimilabile: poesia e sensazioni personali e/o universali. Non sto a citare i nomi, sono noti e sono tanti e li amo e stimo molto. Potreste essere mie sorelle ed anche mie figlie, ma vi parlo da innamorato di Voi, non da parente o sapiente, ci mancherebbe con Donne di tale bagaglio umano. Lo ripeto: le donne sono la causa di guerre, Omero docet! e nello stesso tempo rappacificatrici di popoli, Aristofane docet!

Termino con una battutaccia sul m. e f. dello Zingarelli: quando un pazzo entra sparando in un locale uccidendo 5 persone fra uomini e donne non fa tre omicidi e due femminicidi, uccide 5 esseri umani, 5 omicidi dove “omo” sta per essere simile, sia esso uomo o donna.
p.s. femminicidio internet lo dà inesistente e segnato in rosso!

 

Vostro amico Umberto Micheletti
 
p.s mi assumo tutte le critiche che seguiranno questa mia, ma attenzione, cancellerò il tutto se vi lamenterete in più di tre!


i commenti sono in ordine inverso di lettura, l'ultimo è stato scritto per primo e così a salire.



all'ultima...
AUTORE: 
ri u,m,
 
... dico: eh guà! Anche prima donna ora? ma il neologismo "prima donna = vanità" non è al femminile? Scendo di un gradino o due e mi metto rasoterra: a me mi garbano tutte le donne, quelle belle e quelle brutte, non m'importa dell'età della bravura o ignoranza, TUTTE! ma a voi... perché non vi garbano gli omini? c'è qualcosa che non torna! Guardate la foto messa lì apposta e pensate alla loro condizione e scrivete per loro e non per me che, nonostante tutto, non mi convincerete. Con immutato amore.

Umberto.Buon fine settimana.p.s chiederò alla redazione di mettere il cartello di "divieto scrittura maschile"

vanità
AUTORE: 
Adele
 
Interessante tutto quello che ho letto.Tutto il suo discorso Umberto sulle donne mi sembra mellifluo, questo inno all'universo femminile e da quello che ho capito nei commenti lei è entrato in uno spazio riservato solo alla scrittura delle donne. Come mai lei ha voluto scrivere dentro una rubrica dedicata alle donne? Sarebbe stato la stessa cosa se una donna scriveva su una rubrica solo per uomini? Un atto di protagonismo è stata la sua azione? Forse invidia? Forse gelosia che rodeva...perché lei doveva solo osservare non competere? Un bell'atto di prevaricazione serviva a far capire a tutte le donne che lei è un uomo e ha tutti i diritti del mondo? Oppure perché in fondo in fondo, lei Umberto è una PRIMA DONNA? Rifletta Umberto, sicuramente qualcosa ha acceso la fiamma e ha dato fuoco al suo talento!

La vita è creazione
AUTORE: 
Silvia Cerretelli
 
Mi ripermetto di aggiungere che forse dal senso dell'articolo è stato colto solo quello che è stato voluto cogliere. Nel senso negativo del termine. Si guarda sempre a quel che non si ha invece di vedere ciò che c'è. È un vero peccato tutto questo. Umberto è un esempio di brillante creatività multiforme. Che dire della sua penna? Aiuole fiorite nei giardini. Nelle sue foto vi potete trovare la vostra voce. Certe volte ci fa sentire come si sta bene quando si ama qualcuno.Tutto questo non è virtuosismo, è l'amore per qualcosa, tanto amore. Non fa distinzione se per una persona, una parola, un'immagine, un'idea, l'umanità o la terra. Con tutto questo spandere non si può che creare e non è una questione di volontà, semplicemente, si deve. Quando viene creato qualcosa in un certo punto, tutti coloro che arrivano a quel punto, vengono alimentati. Un atto creativo può fare sgorgare un torrente da luoghi aridi. Oggi il nostro Umberto ci ha regalato un atto creativo. Un posto adatto a creare noi una nuova forza creativa ed avanzare. Non è solo la sua penna a parlarci, è il suo lato femminile, che come sempre quando lo leggiamo ci nutre e ci riscalda, e il suo lato maschile che fa!, e questo ci insegna che in ognuno di noi esiste il lato maschile ed il lato femminile, ma se uno prevale sull'altro il risultato è che si lascia indietro qualcosa di noi estremamente preziosoMeditate gente meditate...

 

Tutto cambia
AUTORE: 
silvia Cerretelli
 
Vedere come il potere fasciatoio del femminismo, emanato da un unico seme, abbia incontrato milioni di persone in una demolizione collettiva, per me è una verità. Forse il mistero non è tanto il male, ma l'innocenza. Il fondo dell'inferno è, secondo Dante, un regno di ghiaccio, il posto di Caino, Giuda e Lucifero. Dal tardo Medioevo al Rinascimento, leggende e superstizioni, anche gli assiomi dell'inquisizione sostengono che il "pene" del diavolo è ghiacciato e il suo seme è freddo. Il lato psicologico che si accompagna al cuore di ghiaccio è la rigidità, l'incapacità di cedere, di fluire con le cose, di abbandonare la presa. Continuiamo a risistemare i particolari, ci ricambiamo sopra, ci appropriamo perfino di fatti appartenenti a vite altrui e li infiliamo nella nostra vita, oppure esercitiamo una censura. Per me invece la storia illustra come il mito del femminismo e quindi della divisione, si sovrapponga alla teoria e venga usato per spiegare i fatti. Perché non bisogna trascurare che ciò che ha in comune il femminismo con la coscienza collettiva è il perfezionismo e un identica teoria sul perfezionismo stesso. Che anche il cuore abbia le sue ragioni, d'accordo! Che il femminismo abbia segnato un nuovo stato di coscienza. D'accordo! Che abbia fatto del bene, d'accordo!, ma ha valorizzato un seme solo e si sa da soli ci si gela. Umberto Micheletti, che ho avuto, solo, il piacere di conoscere in forma epistolare, ci ha definite "Universo", ma nell'universo c'è un mondo, non c'è il nulla. Da Donna ringrazio Umberto, uomo, che ha avuto non solo il coraggio di scrivere queste cose in questo Spazio, ma anche l'umiltà di farsi piccolo davanti al nostro Universo. Con affetto Silvia Cerretelli Grazie Umberto

 

altri: Giuseppe e Liliana
AUTORE: 
u.m.
 
non penserete mica che vi stia a rispondere eh?siamo a due, l'omo non conta!


Però
AUTORE: 
Giuseppe
 
Sono convinto che questa rubrica non abbia bisogno di articoli scritti da uomini, non snaturiamo lo spazio donna.

???? Ma cosa ci combina????
AUTORE: 
Liliana
 
Signore lei in questa rubrica mi sembra un po' di troppo.

e una
AUTORE: 
u.m.
 
a volte le parole dovrebbero essere ben studiate, le mie intendo, per esempio scrivere "possibilità" anziché "facoltà" che sa di prepotenza e non occasione da cogliere. E te pensi che tutte le donne che hanno scritto o scriveranno qui siano coscienti che lì ci saranno solo loro e agli uomini è "severamente proibito entrare"? non credo. Comunque, data la frattura fra uomo e donna che volete aumentare anziché spianare o colmare, quando scriverete trovatevi un appoggio più morbido. Ciao carissima amica mia.

p.s manterrò la promessa!

patriarcato
AUTORE: 
paola
 
Umbertino mio lo sai che ti adoro, ma non hai resistito come uomo ad entrare nel nostro spazio per evidenziare che ci ami, però non sei riuscito a stare fuori da questa rubrica di cui avevamo chiesto esplicitamente di evidenziare un regolamento "solo per donne" e tu ci hai detto che non era possibile. Che dirti...l'hai detto tu "con la facoltà concessami da redattore del giornale e Vostro intermediario presso la redazione tutta, ho deciso di scrivere con Voi" Secondo me come tutti gli uomini hai fatto una azione di violenza nei nostri confronti perché non ci hai rispettate, non hai rispettato ciò che questa rubrica voleva essere. Perché l'hai fatto hai tutto lo spazio del giornale per scrivere quello che vuoi...io non l'ho capito, nonostante tu dici di amarci come tanti uomini fanno nel nostro quotidiano, magari ci danno uno schiaffo e poi ci chiedono scusa.



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