Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Se parlare oggi di poesia femminile indica, per alcune autrici, una svalutazione della categoria poesia ed una indagine ghettizzante, c’è anche però la necessità di ripensare e ricostruire una tradizione letteraria, e direi anche più in generale, artistica, che tenga conto dell’altra metà del cielo, attraverso un lavoro di recupero e valorizzazione delle voci di donne che, nonostante l’alta qualità dei loro testi, non sono state inserite nelle antologie del 900 e quindi non sono ricomprese in un canone riconosciuto. Questo è l’impegno che mi sono prefissa da tempo occupandomi di poesia delle donne con intento divulgativo e ideando la rassegna POESIA DIFFUSA che, in cinque incontri, delinea la personalità e la poetica di 15 poetesse del 900. In questo secondo incontro presenteremo Bemporad (1928-2013), Cristina Campo (1923- 1977) e Armanda Guiducci (1923-1992)
GIOVANNA BEMPORAD (1928-2013), di origine ebraica, antifascista ed atea convinta, si presentava come un personaggio stravagante, dedita in assoluto al sacro fuoco della poesia. Durante il fascismo si rifugiò a Casarsa, approfondendo l’amicizia con Pasolini e intensificando l’attività di traduttrice a scapito di quella poetica. Tradusse l’Odissea in endecasillabi in un lavoro infinito di perfezionamento ed anche le sue poesie, raccolte in “Esercizi vecchi e nuovi” costituiscono un’opera aperta, mai conclusa.
Già la mia vela, in signoria dell’ombra,
l’impudenza del giorno lascia a riva
col suo lungo corteo di foglie morte.
E lacrime si adunano negli occhi
sommesse, irrevocabili. O mia dolce
gioventù, la tua favola è finita
e l’autunno m’è sopra. Il mondo intorno
con la sua fioritura sempre nuova
di lucenti capelli ad ogni aprile
tanto mi offende che vorrei morire.
CRISTINA CAMPO (1923-1977) Compì studi privati, minata da una malattia al cuore che condizionò la sua intera esistenza. Cresciuta nel culto della bellezza e animata da un'incoercibile tensione alla perfezione, fu influenzata a lungo dal pensiero di Simone Weil. Traduttrice, tra gli altri, di Emily Dickinson, pubblicò in vita una sola raccolta di versi, alcuni articoli su riviste e diversi saggi, anche sotto diversi pseudonimi. L'interesse intorno alla sua figura è venuto crescendo con il costituirsi postumo dei suoi scritti, lettere e traduzioni
Amore, oggi il tuo nome
al mio labbro è sfuggito
come al piede l’ultimo gradino…
Ora è sparsa l’acqua della vita
e tutta la lunga scala
è da ricominciare.
T’ho barattato, amore, con parole.
Buio miele che odori
dentro i diafani vasi
sotto mille e seicento anni di lava –
ti riconoscerò dall’immortale
silenzio.
ARMANDA GUIDUCCI (1923-1992), partecipò attivamente al movimento femminista ed alla stagione politica e culturale del suo tempo. Studiosa di Cesare Pavese e traduttrice, tra gli altri, di Emily Bronte e Virginia Woolf, ha raccontato in poesia e prosa le donne condannate al silenzio, pubblicando saggi sulla condizione femminile, e allargando l’esperienza individuale ad una dimensione universale
Poichè la vita stessa ci tradisce,
non ho più tempo per esserti fedele
che questo – che congiura, ogni minuto,
contro l’alleanza che ci ha uniti.
Non ho altro tempo per dirti la lealtà,
altro per confessarti l’amicizia,
altro tempo che questo: stretto, in gola.
Nadia Chiaverini