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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ecco la lista di Vicopisano in Cammino.
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di Umberto Mosso
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di MARIAROSARIA MARCHESANO (Il Foglio)
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di Vittorio Ferla
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Di Alexia Baglivo
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
Non è una scelta ma un dono.

2/1/2023 - 7:40




Ho una gran voglia Donne! di parlare della Donna.
 
Questo anno ci ha viste protagoniste in tanti ambiti.
 
Si è parlato di Donne che vivono ai confini del mondo, di Donne portate a salvare oceani e boschi lontani, di Donne che veramente hanno toccato il cielo con un dito, di Donne creatrici di Poesia, di Donne dove Tanato Dea della morte, le ha rese spose dell’Ade, Donne la cui natura libera e selvaggia è stata calpestata, trattata come una religione, anziché una pratica.
 
“Brividi e nulla da dire”
 
Questo forse sarebbe meglio scrivere per non esporsi troppo, per pudore, ma non è possibile farlo in nome di tutte quelle Donne che ogni giorno ruotano in fronte a me.
 
La Natura della Donna libera è un Archetipo che non ha un nome perché è tanto vasta.
Poiché questa forza genera ogni importante sfaccettatura della femminilità, qui sulla terra è definita con molti nomi. Questo non solo per sbirciarne i miriadi aspetti, ma anche per tenerla a bada. Chiamandola, creiamo per lei, dentro di noi, un territorio di pensiero e sentimento, allora verrà apprezzata.
Eppure è di più: è l’eterno femminino.
È un insieme di mondi visibili e nascosti. Istinto necessario alla vita.
Veggenza, intuito.
È idee, sentimenti, memoria, passioni.
La luce, il buio, Eos, Erebo.
È colei da cui andiamo a casa.
È la mente che ci pensa.
 
L’ultimo verso del Faust di Goethe: < das Ewig- Weibliche zieht uns hinan> e cioè
< l’eterno femminino ci spinge verso l’alto>
 
Il verso di Goethe non solo è bello, ma incredibilmente preciso. Afferma qualcosa di molto forte sull’essere umano. Il desiderio di tendere verso “l’alto” assumendo una statura eretta, emanando la luce piuttosto che le tenebre, adorando la vita e aborrendo la morte.
Ma dentro di se l’essere umano non trova la forza necessaria di dare a se stesso un orientamento stabile e duraturo. Ha bisogno di un aiuto.
Un aiuto che arriva dalla profondità della psiche, quando da essa emerge la parola Donna nel suo significato archetipico, che è appunto eterno.
E’ il femminile a portarci verso l’alto, perché è lei che custodendo nel suo grembo la forza creatrice, esprime la forma d’ amore più vicina, per noi, a quella di Dio che ama e nutre le sue creature. Quello che ha fatto la Madonna a Gesù, Beatrice a Dante, Margherita con Faust che innamorandosene lo salverà, quello che fa ogni madre per il proprio bambino, ogni amata per il suo innamorato,  ciò che una donna fa quando risponde ad un umano bisogno di soccorso che le venga rivolto è ciò che la qualifica e la eternizza, perché non dipende dalla cultura, da obblighi religiosi e da precetti morali, ma dal fatto che è la donna soltanto e non l’uomo, ad aver ricevuto in dono questa meravigliosa “ forza creatrice “  che non potrà mai esserle sottratta.
 
Goethe ha visto benissimo che il femminino è un dono, e non una scelta, un dono gratuito, continuo, inesauribile.
Dove poterla sentire?
Dove poterla trovare?
 
Nei boschi a salvarli.
Sugli Oceani a vegliarli.
Tra le stelle a sognare
Sulle montagne a cantare.
In prigione a scontare.
In strada a vagare.
In ogni lacrima versata.
In ogni mano tesa.
 
Abbiamo bisogno di provare la sua esistenza?
 
Qualcuno forse ancora chiederà le prove della sua esistenza, ma le prove esistono solo nella psiche e siccome noi siamo anche psiche, siamo anche la prova che lascia orme ovunque.
 
In una poesia Solov’ev dice:
“Sappiatelo chiaramente: L’Eterno femminino in questo giorno/ verrà sulla Terra nel suo corpo immortale/ nella luce inesauribile della nuova dea/ Il cielo si è versato nell’abisso dei mari/ tutto ciò che fa bella l’Afrodite terrestre/ gioia delle case, dei boschi e dei mari/ tutto sarà riunito alla bellezza celeste/ più pura, più forte, più viva e più intera”
 
Ricordiamoci quindi che siamo Sapienza divina e il nostro amore per la bellezza dell’eterno femminino possa sempre risplendere in noi.
 
Che la divinità che in noi dimora possa donarci luce, amore e gratitudine nella nostra meravigliosa vita.
 
Un caloroso Augurio di cuore per un Buon Nuovo Anno a tutte le lettrici e lettori del forum di SPAZIO DONNA e a tutta la redazione della Voce del Serchio.
 
Silvia Cerretelli
 
 

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13/1/2023 - 18:27

AUTORE:
AUTRICE Silvia

Cara Franca è si che la fortuna ti ha proprio baciata quando ti ha portato in dono un fratello. Il valore degli opposti è in ogni cosa che viviamo, se non ci fossero bisognerebbe inventarli, ma c'è chi ci ha pensato prima del prima. Anche a me sarebbe piaciuto avere un fratello. Sia per imparare tutte quelle cose che fanno i maschietti,(anche se poi le ho fatte lo stesso, ma con un fratello avrebbero avuto un altro sapore) e condividere gli amori tormentati e non, per avere un appoggio da grande nei momenti difficili, quelli che richiedono una scelta e diciamocelo pure, per fare la sorella maggiore rompi scatole. Mi ricordo che avevo pure il nome pronto: Edoardo. Perché si sa che tocca ai fratelli, sorelle maggiori sceglierlo. Beata te cara! Beata te!

13/1/2023 - 8:24

AUTORE:
AUTRICE Franca

Una delle fortune più grandi che ho ricevuto è quella di avere avuto un fratello più grande di me di tre anni, con lui ho fatto esperienze che non avrei potuto fare: stare fuori tutta la notte per seguire un Rallye a Casciana Terme, a tutti i rioni del Carnevale di Viareggio, e passare la fine settimana sulle Apuane a dormire in tenda insieme ad amiche e amici. Erano gli anni '70 e senza di lui non l'avrei potuto fare. Di tutta questa fortuna che io davo per scontata me ne sono resa conto da adulta. Un Uomo e una Donna:la Vita. Uniti si vince.

3/1/2023 - 17:42

AUTORE:
isabella

Per tornare a parlare di Donne libere e protagoniste, vorrei ricordare Patrizia Cavalli, che ci ha lasciato il giorno del solstizio d’estate dell’anno appena passato. Creava poesie con versi brevi, veloci, anche se legati ad una metrica classica; era anche musicista, traduttrice, scriveva per il teatro, faceva spettacoli; era amica di grandi donne come Elsa Morante e Piera degli Esposti.
In una sua intervista diceva che tutto dipende dal tempo e dal cielo (e una sua raccolta di versi si intitola proprio “Il Cielo”). Vorrei dedicare questi suoi versi a tutte le lettrici di questa rubrica, sempre diverse, libere e originali:
“Quella nuvola bianca nella sua differenza/ insegue l'azzurro sempre uguale:/ lentamente si straccia nella trasparenza/ma per un po' mi consola del vuoto universale./ E quando cammino per le strade/e vedo in ogni passo una partenza/
vorrei accanto a me un bel viso naturale.

3/1/2023 - 12:06

AUTORE:
Fanny

Giovedì sera girerà la Befana, la mitica vecchietta trasandata ma bonaria che non si cura dell'aspetto ne' tanto meno di fare carriera...il suo unico scopo è quello di fare felici i bambini...buoni naturalmente!
Con gli adulti ci ha perso le speranze, sono divorati dalla mania del successo e dell'eterna giovinezza, non considerando che non si può nascere tutti talentuosi e che la bellezza con la giovinezza sono doni da restituire.
Cara Befana che ti mantieni agile nonostante la veneranda età, che non hai problemi di looke che non ti scoraggi con la fuliggine dei camini che ti accontenti dei biscotti un po' di latte e un fascetto di legna...fa che smetta questa lagna!

3/1/2023 - 11:54

AUTORE:
Luca

Luisa quale è il tuo di problema?

3/1/2023 - 9:12

AUTORE:
Leila Buongiorno

Non intendo entrare nel merito del testo di Silvia Cerretelli, infarcito degli stereotipi più triti e banali della rappresentazione della donna nei secoli dei secoli. Amen. Preferisco commentare l'immagine scelta per illustrare cotante insulse ovvietà: sinuose trasparenze di un corpo seminudo in controluce con prominenti giovani natiche in primo piano. È questo il sublime concetto di "eterno femminino" per cui sono stati scomodati, a sproposito, due grandi scrittori?

2/1/2023 - 17:54

AUTORE:
Luisa

Matilde, ma che problema hai?

2/1/2023 - 10:59

AUTORE:
Matilde Baroni

Goethe e Solov’ev, due uomini famosi che non hanno bisogno di questo piccolo e prezioso Spazio Donna per venire conosciuti: le loro opere sono in tutte le Biblioteche, nelle Librerie e forse anche in qualche nostra casa. Ma è la voce di noi donne che qui in questo Spazio si può e si deve librare alta; alta poesia, alti pensieri. Diffondere queste voci di donne tenute nell’ombra dalla cultura egemone patriarcale.
Di questo abbiamo bisogno, non di generica cultura. Secondo me.