Nella prestigiosa Sala Gronchi del Parco Naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, il 20 ottobre alle ore 16, avrà luogo la cerimonia di premiazione della dodicesima edizione del concorso artistico-letterario "Area Protetta", organizzato da MdS Editore, Associazione La Voce del Serchio e Unicoop Firenze Sezione Soci Valdiserchio-Versilia.
In questi giorni è stato firmato il contratto delle colf che comporterà aumenti del ordine del 9/,10% del salario di riferimento.
Un risultato importante per queste lavoratrici che fanno un lavoro estremamente importante, non sufficientemente riconosciuto, e molto delicato perché assistono i nostri cari più anziani e in maggior difficoltà.
La maggior parte di queste persone provengono dai paesi più poveri del mondo, lasciano, mariti figli, per venire anche nel nostro paese, come in altri, a lavorare per costruirsi un futuro.
Come sappiamo, il mondo del lavoro delle colf, badanti, è un mondo del lavoro opaco in termini di diritti e tutele perché è un mondo del lavoro dove il nero ed il sommerso sono fortemente prevalenti, ed il lavoro nero spesso viene fatto per un incontro tra domanda ed offerta cioè tra chi da e chi riceve il lavoro.
Qui sta il punto delicato della questione, i datori di lavoro delle colf, badanti sono le famiglie, sono i pensionati stessi che pagano questa assistenza coi proventi da pensione o da lavoro dipendente.
Almeno nella stragrande maggioranza sono famiglie di questo tipo.La scelta di avvalersi della collaborazione di queste persone è dettata da diversi fattori, il primo dei quali, è quello di tenere la persona anziana tra le mura domestiche , giustamente, per accudirle e non fargli vivere la vecchiaia come una colpa, inoltre molte zone sono carenti di servizi come i centri diurni, e salvo il lavoro encomiabile di alcune associazioni non vi sono riscontri.
Anche la legge sul terzo settore ha penalizzato le associazioni che volontariamente assistevano queste persone.
Ecco allora il lavoro importante delle colf e badanti, e se non ci fossero l’alternativa sarebbero le RSA, con tutte le problematicità del caso.Allora l’altro passaggio che si collega al primo è il seguente.
Di certo le famiglie che si avvalgono regolarmente di queste persone si troveranno ad avere un costo aggiuntivo maggiore che può arrivare anche ai 120 euro, dipende dal contratto stipulato in essere, e l'inquadramento professionale e per quante ore è assicurata la persona, nel contesto ai pensionati tutti ma anche quelli che si avvalgono delle colf, non viene riconosciuto neppure il totale adeguamento all’inflazione della loro pensione, salvo che non sia una pensione di 1500€ lordi ( meno di 1000€ netti), stesso ragionamento lo si può fare per i contratti di lavoro.
A questa situazione vanno aggiunti il forte aumento delle materie di prima necessita, il caro vita in tutti i sensi. un aggravio notevole nei bilanci familiari.
Una situazione che rischia di avere sbocchi imprevedibili se non vengono prese misure concrete per aiutare prima di tutto le famiglie, se nella tassazione non si tiene conto di questa situazione.
Non è coi bonus che si interviene, cioè con aumenti una tantum, per una ragione semplicissima e se vogliamo anche costituzionale.
Garantire una vita dignitosa, ed avere le risorse per poterselo permettere è uno dei principi cardine della nostra costituzione, art 3 e seguenti. una condizione che non può essere sodisfatta con bonus.
Sarebbe davvero deleterio se non ci fossero interventi in questo senso perché si corre concretamente il rischio di una guerra tra poveri, ed ancora una volta le famiglie o più deboli vengono lasciati soli.
Non mi aspetto nulla da questo governo perché nella sua ideologia o valori che di si voglia, non è contemplata l’uguaglianza cosi come non è contemplato il suffragio universale, mi aspettavo pochissimo anche dai governi precedenti che cmq hanno responsabilità non secondarie.
Ma ora su questo punto, cosi come sulla sanità, e sul caro vita, siamo ad uno dei punti nevralgici della nostra società.I comuni in primis, dovranno farsi sentire perché saranno coloro i quali ne sentiranno per primi gli effetti e dovranno dare risposte ai cittadini, ma questo vale anche per le forze sociali ed il terzo settore.