none_o

Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

Comune di San Giuliano Terme - comunicazione
none_a
Prefettura di Pisa – Ufficio Territoriale del Governo
none_a
Massimiliano Angori
none_a
. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
IMMAGINA San Giuliano Terme
I nostri candidati
none_a
IMMAGINA San Giuliano Terme
I nostri candidati
none_a
Forza Italia Provincia di Pisa
none_a
Di Umberto Mosso
none_a
IMMAGINA San Giuliano Terme
I nostri candidati
none_a
da Museo del Bosco
none_a
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
di Mollica's
none_a
C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Francesco Cundari (dalla rassegna stampa di Stefano Ceccanti, a cura di BB)
Lui è peggio di me. Le reazioni pavloviane delle opposizioni sono la migliore assicurazione per la destra

15/2/2023 - 12:43

Lui è peggio di me Le reazioni pavloviane delle opposizioni sono la migliore assicurazione per la destra

Francesco Cundari

L’altissima astensione dimostra che nel paese non c’è traccia dell’entusiasmo per le prodezze del governo che Meloni vorrebbe accreditare. Ma per approfittarne, a sinistra, c’è bisogno di una rottura


Da Carlo Calenda, secondo il quale hanno sbagliato gli elettori, a Elly Schlein, convinta che la colpa della sconfitta sia «di chi per anni ha inseguito il centro, senza accorgersi che si stava perdendo la sinistra» (i candidati in Lombardia e Lazio erano rispettivamente Pierfrancesco Majorino, storico esponente della sinistra del Partito democratico nonché sostenitore di Schlein, e Alessio D’Amato, formatosi nel Partito dei comunisti italiani di Armando Cossutta), i commenti alla disfatta elettorale da parte dei dirigenti del centrosinistra non lasciano ben sperare quanto alla possibilità di riprendere in tempi rapidi un qualche contatto con la realtà.

Comunque la si pensi sulle posizioni degli uni e degli altri, quello che più colpisce è la loro assoluta impermeabilità ai fatti, specchio di una chiusura autoreferenziale ai limiti del burnout. Questo, ad esempio, il tweet di Enrico Letta: «I fatti. I nostri due candidati in #Lombardia e #Lazio ottengono più voti delle scorse regionali. Le nostre liste, oltre il 20%, prendono più delle politiche. Il #Pd la sua parte l’ha fatta. M5S e Terzo Polo non hanno voluto coalizzarsi, dimezzano i voti e se la prendono con noi». Insomma, lui è peggio di me. All’indomani di elezioni regionali in cui i candidati del Pd hanno perso di venti punti rispetto agli avversari del centrodestra, un simile miscuglio di esultanza e ripicca, peraltro comune a gran parte delle dichiarazioni pronunciate dal resto del gruppo dirigente, mette una certa angoscia: si aspetteranno anche un premio?

Del resto, all’indomani delle politiche, in direzione si erano divisi tra chi definiva il risultato «non catastrofico» (Letta) e chi lo definiva «non disastroso» (Andrea Orlando). Evidentemente sono contenti così.

Tutti, adesso, a cominciare dai candidati sconfitti, sembrano concordare sul fatto che andare alle elezioni con un segretario dimissionario, senza avere ancora celebrato il congresso, a cinque mesi dalle politiche, non sia stata un’idea geniale. Nessuno però ricorda chi lo ha voluto, chi lo ha deciso, chi addirittura aveva chiesto di tirarla in lungo molto di più, e fino a ieri lamentava l’inaccettabile compressione dei tempi imposta alla «fase costituente» (se non vi ricordate nemmeno cosa sia, non è colpa vostra).

Quanto a Giuseppe Conte, ammesso e non concesso che sia giusto collocarlo nel centrosinistra, l’ex punto di riferimento di tutti i progressisti si dice convinto che il Movimento 5 stelle goda di «ottima salute» e debba solo «accelerare sui territori», e insomma, con la nomina dei nuovi coordinatori provinciali andrà tutto a posto: a riprova che la disconnessione dalla realtà e la fuga nel pensiero magico riguardano tutte le forze dell’attuale opposizione.
Eppure l’altissima astensione – sono andati a votare solo quattro italiani su dieci – dimostra che nel paese non c’è traccia dell’entusiasmo per le prodezze del governo che Giorgia Meloni vorrebbe accreditare. C’è piuttosto una generale disaffezione, che colpisce soprattutto le opposizioni, e che le surreali reazioni summenzionate, ragionevolmente, non faranno che confermare anche nei prossimi sondaggi.

La situazione è insomma molto più aperta di quello che sembra, nonostante tutto. Ma per approfittarne, a sinistra, c’è bisogno di una rottura, di un salto, di una scossa che consenta di archiviare discussioni nominalistiche e anacronistiche, in cui ciascuno recita sempre la stessa parte dello stesso identico copione, davanti a un pubblico sempre meno numeroso e sempre più depresso.





+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

16/2/2023 - 15:20

AUTORE:
Massimo

...interpreti le sacre scritture, interpreta anche l' italiano. " aspettiamo un NUOVO ENRICO "...

16/2/2023 - 15:05

AUTORE:
E - Lettore

...secondo le sacre scritture sia l'unico (per ora) che sia resuscitato.
Sia Karl Marx, Vladimir Il'ic Lenin, così come Enrico Berlinguer sono fuori dei nostri tempi e ora rischierebbero di fare una figuretta in un confronto TV con il ciarliere Alejandro de Batipsta😄

Ps: non credo nella clonazione.

16/2/2023 - 14:48

AUTORE:
Massimo

...quale sarebbe la rottura, il salto o la scossa ? Le foto sopra ?
Mi pare che anche quelli bravi, il duo di " Piadena ", non brillino per iniziative e/o scelte adeguate...
Aspettiamo un nuovo Enrico...