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Il successo di lettura delle precedenti serie di articoli, realizzati da Franco Gabbani e Stefano Benedetti, sulle vicende di persone e famiglie del nostro territorio, ci ha spinto a proseguire nel lavoro, con una nuova serie di articoli, frutto del lavoro di Franco Gabbani, che potremmo definire con il titolo “Persone, vicende e curiosità storiche della valle del Serchio e non solo”.   

Massimiliano Angori
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Comune di Vecchiano
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Circolo ARCI Migliarino
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. . . . ma a tutto c'è rimedio; peggio sarebbe illudersi .....
Chiedo scusa per il disturbo, qualcuno sa cosa è .....
Non ti curar di di lui ma guarda e leggi. Povera Schlein, .....
. . . maanche chi li alleva però.
Se è indirizzato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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A Pontasserchio in mostra nel chiesino di Via Mazzini
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TORRE DELL’OROLOGIO Biblioteca della Scuola Normale
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Pisa, 6 dicembre
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di Fabiano Corsini
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Donna stanca dentro la pelle
Tutto tiene su quelle spalle
Donna foglia senza l'inverno
Perché ha quel calore dentro
Donna mani come le fate
Scioglie .....
Appuntamento sull'Oder
di Francesco Borgese

Omaggio al padre della scrittrice
Maria Concetta Borgese

Di Carlo Edizioni



In questa lettura .....
di Cristiana Torti
COMITATO PER LA DIFESA DI COLTANO (PARCO MSRM)

17/2/2023 - 13:30

COMITATO PER LA DIFESA DI COLTANO (PARCO MSRM)
 
IL PARCO SI FERMI E RENDA PUBBLICI I MATERIALI PREPARATORI DEL PIP
SERVE UNA DISCUSSIONE LARGA E PARTECIPATA
 
Partiamo da una certezza: il Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, riserva Unesco per la biosfera, è un grandissimo valore per il nostro territorio, per la Toscana e in generale per l’ambiente e la sua tutela; in una parola, è una assicurazione per il futuro nostro e del pianeta.
I suoi confini sono frutto di approfonditi studi storici e naturalistici condotti dai “padri fondatori” e la sua organizzazione è il risultato di equilibri difficili e proficui, ottenuti attraverso il rapporto tra la politica, i cittadini e gli scienziati. Equilibri che oggi non sembra sensato mettere in discussione in modo frettoloso, confuso e avventato.
La Regione Toscana dotò il Parco, all’epoca, di poteri superiori a quelli delle leggi nazionali, proprio per garantirne l’efficacia in materia di tutela dell’ambiente, e per questo gli conferì il potere e la responsabilità della pianificazione urbanistica anche nelle aree (a tutti gli effetti parco) nelle quali fu permessa la caccia concordata.
Assistiamo oggi ad un maldestro tentativo di rinunciare a quei poteri in alcune aree preziose, con l’obiettivo di restituire ai comuni la pianificazione urbanistica, e ciò, in sostanza, mette in discussione la stessa estensione del territorio del parco. Tutto ciò avviene senza una sufficiente informazione e senza una discussione allargata, pubblica e partecipata, condizione necessaria per portare a termine una pianificazione saggia e condivisa.
Per queste ragioni chiediamo al Presidente della Regione Toscana Giani, in primo luogo, e al Presidente del Parco Bani di fermarsi.
Siano resi pubblici i materiali preparatori del PIP e su di essi si promuova una discussione ampia e partecipata. Solo in questo modo si può rilanciare la mission del parco quale presidio di tutela ambientale e condizione primaria della sopravvivenza del nostro pianeta.
 
 
 

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