Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Intervento del Presidente Bani sul piano del Parco
Comunicato stampa
Il nuovo piano integrato del Parco, patto tra le comunità per il futuro dell'ambiente
Il piano non può essere oggetto di speculazione politica ed elettorale
In corso moltissimi incontri con i soggetti interessati
L’intervento del Presidente Bani
«Il piano del Parco non può essere oggetto di speculazione politica ed elettorale – così interviene il Presidente del Parco Lorenzo Bani dopo le dichiarazioni degli esponenti del centrodestra – il piano deve essere invece il frutto di una sinergia tra l'Ente e gli altri attori del territorio, a partire dai Comuni, dalle associazioni e dai cittadini, per affrontare insieme le sfide del presente e del futuro: turismo sostenibile, fruizione come volano per l'educazione e la consapevolezza ambientale, manutenzione di un territorio fragile di fronte ai cambiamenti climatici, contrasto ad ogni speculazione edilizia e urbanistica. La cultura del Parco, le pratiche di sviluppo sostenibile e l'agricoltura di qualità vanno diffuse anche al di fuori dai nostri confini».
«Il nuovo piano del Parco è un'occasione per un nuovo patto ambientale tra le comunità del territorio, e con questa consapevolezza la strada che abbiamo intrapreso per arrivare alla stesura del piano ha già visto 11 percorsi partecipativi con il garante regionale ed oltre 500 osservazioni che i tecnici stanno prendendo in considerazione, e come se non bastasse anche in questa fase di stesura stiamo incontrando e dialogando con enti, associazioni ambientaliste, associazioni venatorie, agricoltori, categorie economiche perché vogliamo arrivare ad un documento che abbia la massima condivisione mantenendo i principi chiave e la missione del Parco. L’onorevole Ziello ha detto che sono indisponente, quando invece sono aperto ad ascoltare tutte le istanze. Mi sembra proprio un atteggiamento scorretto ed inaccettabile.»
«Per la questione delle aree contigue bisogna essere chiari: prima di tutto amplieremo le aree interne, inoltre la legge 30 permette al Parco di continuare ad esercitare la sua importanza pianificatoria anche nelle aree contigue fornendo prescrizioni obbligatorie ai Comuni. Troppo spesso si è cercato di contrapporre nel dibattito, anche in maniera strumentale, Parco e Comuni, ma in questa nuova fase Parco e Comuni dovranno imparare a dialogare e ad agire sempre più in sintonia con la finalità della difesa e della cura dell'ambiente». «Sulla caccia: quando il Parco è nato si è cercato un equilibrio con le associazioni perché un'attività venatoria consapevole ed equilibrata contribuisce alla manutenzione e al controllo del territorio. Sono passati 40 anni e questa attenzione rimane, si sta solamente discutendo di un aggiornamento che risponda meglio a quelle che sono le esigenze e le caratteristiche dei luoghi».
«Pensavo che le scadenze elettorali non dovessero influire sui lavori del Piano, perché stiamo parlando di questioni che interessano l’ambiente, quindi trasversali, invece attualmente le prossime elezioni portano l’Amministrazione di Pisa a farci aspettare. In ogni caso – conclude Bani - continuerò a lavorare con senso di responsabilità, forte della mia esperienza politica, per arrivare ad un piano che riuscirà a coniugare tutti gli aspetti»
Raffaele Zortea
r.zortea@sanrossore.toscana.it