Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
Un anno di guerra. Era il 24 Febbraio 2022, io mi trovavo a Parigi, dove ero stata invitata per partecipare all’Eurogruppo e all’Ecofin. Ricordo lo sgomento e lo sconcerto di tutti i ministri presenti, l'agenda del dibattito immediatamente stravolta per parlare di come reagire davanti a un evento sconvolgente alle porte dell’Europa: le forze militari russe sfondavano il fronte ucraino per dare inizio a quella che il presidente russo Vladimir Putin definì “Operazione miliare speciale”.In quelle ore si discusse dei primi pacchetti di sanzioni economiche e finanziarie, di quali sanzioni avrebbero potuto colpire di più l’economia russa ma anche in quale modo riuscire a proteggere i cittadini europei ed ucraini. All’epoca era lontano il pensiero di una guerra logorante e lunga, né quanti orrori, quanto spargimento di sangue avrebbe portato con sé.
Nessuno aveva messo in conto il livello di atrocità a cui si sarebbe spinto Putin e i suoi mercenari. Le torture, le violenze, i massacri dei civili.La risposta dell’Europa fu immediata, compatta e unita.
Si misero in atto da subito le sanzioni economiche contro la Russia e, man mano che le atrocità aumentavano e che l’indisponibilità di Putin a sedersi a un tavolo negoziale era più evidente, intensificando il sostegno anche militare alla resistenza ucraina per difendere i loro cittadini e i loro territori.
Tutti i leader europei hanno cercato, in questo anno, di riannodare i fili di un dialogo e di un negoziato con la Russia, è fondamentale continuare a farlo e lo faremo. Tuttavia, finché ogni tentativo si scontrerà nella totale indisponibilità a negoziare da parte della Russia, non ci possiamo permettere di abbandonare i cittadini ucraini all’invasione e ai massacri. Non possiamo cedere al principio che uno stato democratico alle porte dell’Unione Europea possa essere impunemente aggredito con l’esercito e i bombardamenti. Farlo significherebbe non solo la resa dell’Ucraina, ma di tutta l’Europa.