Nella prestigiosa Sala Gronchi del Parco Naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, il 20 ottobre alle ore 16, avrà luogo la cerimonia di premiazione della dodicesima edizione del concorso artistico-letterario "Area Protetta", organizzato da MdS Editore, Associazione La Voce del Serchio e Unicoop Firenze Sezione Soci Valdiserchio-Versilia.
Come Letta e Bersani hanno preparato la grande vittoria di Schlein
Racconto dettagliato del cambio delle regole studiato per aprire la strada a Elly, che poi s’è giocata benissimo la chance, motivando elettori sfiduciati
Una storia originalissima. L'ascesa di Elly Schlein alla guida del Pd è una storia difficile da comprendere sino in fondo, senza far luce su tre passaggi in chiaroscuro, ma destinati a diventare proverbiali, perché unici nella storia dei partiti italiani e non soltanto. La striscia è visibile a occhio nudo solo in parte. La prima istantanea è limpida: fino a dieci settimane fa Elly Schlein non era iscritta al Pd, dunque non era candidabile.
La seconda è nel chiaroscuro: la cabina di regia del Pd - formata da Enrico Letta e da Roberto Speranza, "elevato" a soggetto costituente - cambia in corsa le regole per la leadership e per la prima volta nella storia delle primarie possono andare al ballottaggio non due candidati "notoriamente" dem, ma un interno ed una mezza-esterna. Votabile - ecco la novità - anche da un elettorato potenzialmente ostile al Pd.
La terza istantanea conclude la sequenza ed è sotto gli occhi di tutti: ribaltando (per la prima volta) il voto degli iscritti, nella notte del 26 febbraio 2023 diventa segretaria del Pd Elly Schlein, che è anche la candidata di un partito ancora in vita, Articolo Uno, il piccolo movimento che lasciò i Dem quattro anni fa, ricco di notabili (Massimo D'Alema, Pierluigi Bersani, Roberto Speranza) ma che non si è mai presentato a nessuna tornata elettorale.