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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
di Danilo Di Matteo
Schlein e Bonaccini come Nenni e Saragat: ritorna la ‘bicicletta’

15/3/2023 - 16:32

Schlein e Bonaccini come Nenni e Saragat: ritorna la ‘bicicletta’

Il compianto filosofo Giovanni Reale sottolineava un punto: il vocabolo “analogia” non è un sinonimo di somiglianza, similitudine. Indica piuttosto alcune similitudini pur con tante differenze.
Ecco, il tandem Schlein-Bonaccini mi ricorda, molto alla lontana, il Partito Socialista Unificato (la celebre “bicicletta”) della seconda metà degli anni Sessanta.

Un’esperienza breve, ma importante. Sembrava la realizzazione di un sogno: Nenni e Saragat di nuovo insieme. Una speranza, la ripresa di un cammino. Una prospettiva inedita sembrava dischiudersi per l’Italia. Un’esperienza naufragata presto per il prevalere di logiche correntizie rigide e per l’esito elettorale tiepido o deludente. Ma pur sempre un fatto storico. La storia si nutre anche di conati, tentativi, eventi appena abbozzati o addirittura solo immaginati. Promemoria, magari, per pagine ancora da scrivere, per vicende future.
Schlein afferma: il nostro compito, il compito del Pd è stare accanto a chi è in difficoltà. Ecco, qui si impone subito un obiettivo: individuare in maniera accurata la platea di coloro che sono in difficoltà. Degli ultimi e dei penultimi. Occorrerebbe, subito dopo, coniugarne istanze e interessi con quelli dei ceti medi, cogliendo punti di contatto, aree di sovrapposizione, leve per suscitare e sollecitare impegno, partecipazione, spinte convergenti. Quello che, in società meno mobili delle attuali, avremmo chiamato, gramscianamente, un “blocco sociale”. Balza evidente, qui, il contributo che Bonaccini e ciò che incarna possono offrire proprio nella ricerca di risposte adeguate alla “domanda” posta dalla segretaria e,  con lei, da tantissimi cittadini.


Danilo Di Matteo


Danilo Di Matteo (1971) vive e lavora a Chieti come psichiatra e psicoterapeuta. Al tempo stesso coltiva gli studi filosofici e segue con passione la politica e la ricerca teologica. Collabora con varie testate. Ha scritto “L’esilio della parola”. Il tema del silenzio nel pensiero di André Neher (Mimesis 2020), Psicosi, libertà e pensiero (Manni 2021) e Quale faro per la sinistra? La sinistra italiana tra XX e XXI secolo (Guida 2022). È uno degli autori di Poesia e Filosofia. I domini contesi (a cura di Stefano Iori e Rosa Pierno, Gilgamesh 2021).






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16/3/2023 - 20:25

AUTORE:
BdB

Vuoi per favore dirmi a che ora, giorno-anno ho usato il diserbante nei confronti del mio partito?
Ho votato Bersani ed ho vinto contro Renzi.
Poi conoscendolo ho votato Renzi e divenne mio seg. con la % doppia di quella di ora.
Ho rinnovato regolarmente l'iscrizione al PD per poter votare il segretario, poi come è andata è andata, il voto è segreto ma i risultati delle due votazioni per eleggere il segretario del mio partito sono state rese pubbliche e dettagliate su Il Tirreno ed altri giornali.

BdB sta per Bruno del Baglini, iscritto allo stesso partito da 54 anni.
Nella quarta paginetta della mia tessera a firma di Luigi Longo e Mauro Tolaini c'è scritto fra le altre "cosette" -esercitare la critica e l'autocritica per migliorare l'attività propria e del partito-.
Non posso e non voglio sapere chi "siei".
Sai bene che su questo giornale si fa la lotta sulle idee e non sulle persone.
Magari ci incontriamo come iscritti PD alle prossime riunioni, chiedi la parola e così anche altri sapranno che diserbo l'orto.😂
L'uscio aperto lo ha trovato anche la nuova segretaria, Speranza ed altri che han fatto una giratella e poi son tornati con noi che eravamo, almeno io li dal /69.
Se va via Renzi mi han detto, riprendo la tessera PD.
Dopo Renzi ci sono stati Martina, Zingaretti, Letta, Schlein.
Io nonostante non apprezzassi "nissuni" di loroli son rimasto nel PD (soprattutto vecchianese) che si allea e vince anche con voti che eran di destra IPV 850 voti in più che han portato la coalizione dal 46% al 65%.
Le destre 1200 voti in meno.
Chi doveva/voleva ri/iscriversi al PD dopo Renzi dove sono? nelle ultime riunioni PD non VI HO VISTI.

...trovene un'antra di scuse per dir male vai🍉🍆🍒🥭🥝🍏🥦🥑🌱🌺🌼

16/3/2023 - 19:45

AUTORE:
Luigi B.

A volte ci vuole coraggio, ma capisco che non è facile. Uno milita in un partito magari 50 anni e lasciare è difficile. Ma una riflessione andrebbe fatta: se il tuo cuore batte altrove.....

16/3/2023 - 19:23

AUTORE:
Iscritto pd

Un orticello piccolo ...... ma che da iscritto dovresti curare invece di mettere il diserbante. Poi, se per te è troppo piccolo, ci sarebbe sempre quello del vicino, che c'ha l'uscio aperto

16/3/2023 - 17:25

AUTORE:
BdB

In democrazia il tutto non si riduce al partito di appartenenza.
Alcide De Gasperi fece il primo governo di unità nazionale per far uscire l'Italia dall'emergenza del dopo guerra è si rivolse al PSI di Pietro Nenni ed al PCI di Palmiro Togliatti.
Così come Enrico Berlinguer con il governo delle astensioni che salvò l'Italia dall'attacco delle br, anche se costò il sacrificio di Aldo Moro.

Con sacrificio politico di Matteo Renzi ci ha dato Sergio Mattarella; causa rottura da parte di Berlusconi del Patto del Nazareno per fare assieme le Riforme Costituzionali già votate a maggioranza in Parlamento. Mattarella bis che ha chiamato Mario Draghi sventando le velleità della "ditta" PD governo "scureggiallo" di Conte 3 con senatori in prestito e Ciampolilli vari.
Il governo Meloni scadrà a fine legislatura così come prevedono i rapporti democratici/repubblicani.
Le minoranze, come sempre son chiamate tutte al controllo democratico e si attrezzato per un ricambio democratico.
Ergo solo nei paesi dove le minoranze sono messe fuori legge dal singolo e momentaneamente più forte non c'è il libero dibattito che vediamo anche su questo giornale.

L'interesse dei renziani, come dei Liberali, dei Repubblicani anche se piccole minoranze ma dimostrarsi decisive per fare è sfare i governi (domandare a Conte 1 e 2 governi caduti e Conte 3 mai nato.

La speranza di Elly di essere capo dell'opposizione a vita non è evidentemente la regola per chi fa politica non solo come passante ma riguarda anche noi iscritti che è bene ricordare demmo "solo" il 37% al nuovo seg. del Partito Democratico.

nb. Il 34% del PCI di Berliguer fu determinante per il governo della nazione, così come il 41% e la quasi vittoria di Bersani
Il 20% è un orticello piccolo.

16/3/2023 - 14:57

AUTORE:
Massimo

...o brutto, è che tutti 'sti signori neache sono del Pd. Sono tutti renziani, ma devono mettere il becco perchè loro sono i più bravi. A parole, of course...

15/3/2023 - 17:14

AUTORE:
Luigi

Ma te guarda quanti articoli a raffica in P&P che danno consigli alla Schlein!
Con tanto di titoloni in fondo per dimostrare quanto sono bravi. Ma se lo sono così tanto bisognerebbe subito dire alla Schlein di dare sempre, quando si sveglia la mattina, oltre agli altri giornali anche un'occhiata alla Voce del Serchio dove potrà trovare utili consigli su come comportarsi, espressi da indubbi esperti di politica italiana.