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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

CooperativaTdP-Circolo ARCI
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Pas - Marina di Vecchiano
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Der Schrei der Natur.

2/4/2023 - 7:42



La Natura ti ha creato, Munch ti ha simbolizzato e la Voce che ti manca te la diamo noi o Sacro Bosco!


Bosco, sono tornato.
Ti ho lasciato solo per pochi giorni ma sono sembrati mesi. Hai ragione, è tanto, ma Tu avevi smesso di regalare fiori e funghi anche a chi spudoratamente ti sfruttava, io ero impegnato con i nipoti, le segnorine, come le chiamava tuo fratello Tombolo, ora son dirottate a casa della tua sciattona lontana parente Bonifica; restano solo i confinanti "confinati" che non hanno mai smesso di pretendere l'antica tassa del fascetto, canonicamente fatto però con quello che lasci cadere a terra, e qualche cacciatore di frodo che non puoi vedere perché ti visita solo la notte.
Si, lo so, è gente che non ti piace tanto, ma pensa a quelle belle gioventù che corrono sotto di Te senza scalfirti sudati e allegri di esserti vicini, ai ciclisti che oltre allo svago che dà loro lo sport praticato assorbono forza dalla tua antica sicurezza, alle famigliole che regalano ai figli sgambettanti nei tuoi sentieri i ricordi che Tu avevi dato loro tanto tempo fa, a chi desidera ombra silenzio e pace, ai fotografi che ti adorano e cercano di trasmettere a chi non può tutta la tua bellezza.
Dai, non piangere perché non vedi più sui tuoi figli gli agili scuotitori, ma ti senti frastornato da quei mostri sconquassanti e tradito da chi non credevi.
Sii forte. Continua a dare i tuoi frutti a chi se lo merita anche se sempre meno numerosi, continua a tramutare il sole che ti cuoce la pelle in frescura per l'uomo e il gelo che ti stronca gli arti in calore per i bisognosi, continua a sperare in una eterna primavera perché sai benissimo che tua madre Natura ti sarà sempre vicina e farà sì che il tuo pianto di sconforto ora sia ripagato sempre da quello di riconoscenza di chi ti ama.

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3/4/2023 - 9:43

AUTORE:
Remolina

Carissimo albero vetusto e forse malandato, se sei acciaccato come me capisco benissimo il tuo grido di dolore...sai quando siamo già vissuti assai,dobbiamo fingere di essere forti come rocce,di essere refrattari alle emozioni sempre più frequenti e devastanti, di essere saggi e di essere poco lamentevoli...altrimenti si diventa pallosi e patetici agli occhi della platea che ci circonda.
Invece siamo sempre più fragili, vulnerabili e cagionevoli e ogni tanto una smorfia e un urlo di dolorosa contrarietà lasciatecelo fare...io mi associo al tuo grido, spero soltanto che resti, se non un'una tantum, almeno un isolato sfogo che proviene dal profondo del cuore!

2/4/2023 - 19:48

AUTORE:
Rosa

Albero! quanto veramente infelice sei?
Eppure io so che hai sperimentato una felicità incondizionata.
Bene.
Albero, tu conosci la leggerezza, quella maturità sufficiente che ti ha portato a non trattenere più i pesi della vita.
Il tuo silenzio è il dono che permette alle tue virtù di emergere ed espandersi su chi sotto di te trova ristoro, ma i doni che tu porti in tronco non si irradieranno sugli altri se non toccherai la leggerezza.
La tua smorfia di dolore non può dare vita al tuo bosco, non può creare.
Albero bello, niente fai per te.
Senza essere notato sei a servizio.
Offri i tuo talenti, fai risplendere la luce che sei, emanala, questo sarà tinto dalla tua "aura" personale e toccherà il mondo.
Ricorda la via maestra: il tuo amore innato per il bosco.

2/4/2023 - 16:17

AUTORE:
Rosmunda

L'espressione così turbata di questo tronco d'albero, vista la Domenica delle Palme, mi fa venire in mente la leggenda dell'olivo...una volta queste piante tanto robuste e longeve erano anche molto alte e dritte ma quando sentirono arrivare i soldati romani che volevano tagliarne uno per farci la croce che doveva servire a crocifiggere Gesù, si disperarono così tanto che il vento li aiutò a contorcersi. Diventarono in questo modo inutilizzabili ed è per questo che sono rimasti sacri: l'olio guarisce, fa luce e nutre. È una pianta così benefica per l'umanità intera che è diventata simbolo di pace.
Quando Gesù entrò a Gerusalemme fu accolto con lo sbandieramento di mazzolini misti di rametti di tre alberi: la palma, simbolo di fede, il mirto simbolo di preghiera e il salice, simbolo del ciclo dalla vita alla morte.
Caro bosco eri sei e sarai un caposaldo per tutte le generazioni...spero tanto che l'intelligenza artificiale riesca là dove quella naturale per adesso non arriva, cioè a trovare la soluzione per quei bastardi di bacarozzoli nocivi che infestano le piante facendole morire!