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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
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Succede quando alla .....
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Bardi (c. d) 56% e rotti
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Umberto Mosso
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Associazione La Voce del Serchio
Il Premio Silvano Ambrogi si avvicina al termine della II edizione

6/4/2023 - 19:22


Siamo ormai prossimi a conoscere i vincitori del secondo concorso di drammaturgia brillante intitolato a Silvano Ambrogi.
La premiazione avverrà il 20 maggio alle ore 17.30 presso il Teatro del Popolo a Migliarino.
A breve le due giurie, quella Tecnica, formata da Sabina Ambrogi, Mario Cristiani, Fausto Guccinelli, Francesca Franceschi, Francesca Petrucci e presieduta da Paolo Giommarelli, e quella Popolare, composta dal Circolo di lettura della Sezione Soci Valdiserchio-Versilia di Unicoop Firenze, completeranno i loro lavori e conosceremo il nome dei vincitori.


Per il momento conosciamo i tre finalisti, come racconta con soddisfazione il presidente dell'Associazione La Voce del Serchio, Sandro Petri: " Anche per questa edizione possiamo annoverare tra i partecipanti molti autori di tutta Italia. E i finalisti ne sono una precisa dimostrazione, con provenienza Roma, Varese, Livorno. 
Questo ci permette di considerare il Premio Silvano Ambrogi a tutti gli effetti come un premio nazionale ed il successo riportato anche sulle scene dai vincitori dello scorso anno ci conforta per la qualità dei testi presentati e delle giurie esaminatrici.
I lavori selezionati per questa edizione sono davvero in linea con l'obiettivo e la filosofia del Premio, indirizzata a seguire l'opera di Silvano Ambrogi."


Gli organizzatori hanno fornito le descrizioni delle tre opere finaliste che, a prescindere da chi vincerà, saranno comunque raccolte, come la scorsa edizione, nel volume che MdS Editore pubblicherà, grazie all'impegno di Sara Ferraioli e Carmine Santangelo.
Ecco dunque le sinossi dei testi finalisti 
 
LA SPOSA SONO IO di Luca Dieci (Livorno)
Il testo scaturisce dal desiderio di portare in scena l’allegria, quella semplice, spontanea, scanzonata, libera da condizionamenti, dietrologie o riflessioni. Poca importanza è data alla scena; semplice, composta solo da oggetti a uso degli attori.
E' la musica l’elemento fondamentale: le tre “narratrici” cantano famosi brani degli anni ’50 e ’60 sottolineando i punti salienti dello spettacolo e conferendo alla commedia un sapore d’avanspettacolo.
La vicenda comincia quando Sara, giovane blogger culinaria, vicina al compimento dei 35 anni, si accorge di aver perso la telefonata del suo ex, Edoardo. Un patto di sangue stipulato anni prima con lui, una banale promessa di matrimonio da ubriachi, le fa immaginare che lui torni in città per chiederla in sposa, scombussolandole la vita.
Un affascinante amico gay, una madre effervescente e stralunata, una nonna mai parca d'umorismo, un bellissimo e verace giornalista sportivo oggetto del contendere, una damigella assatanata, un vero amante della musica anni '50 e '60, una rivale in amore eccessivamente bon ton e un silenzioso ospite a sorpresa, sono i personaggi, che insieme a Sara, daranno vita a un'improbabile ed esilarante lotta per accaparrarsi il bouquet .
E’ solo lasciandosi conquistare dai personaggi di questa storia, personaggi forse grotteschi, certamente naif e inconsapevolmente incapaci di risolvere i propri tragicomici dilemmi e facendosi travolgere dal rutilante susseguirsi delle loro battute che lo spettatore potrà trovarsi, magari sulla scia di una risata, a riflettere su che cosa conti davvero nella vita: se sia meglio sognare una gioia irraggiungibile o non sia più importante godere di una ben più tangibile, e talvolta poco visibile, serenità quotidiana.


LA MIA FAMIGLIA ONLINE di Giuseppe Della Misericordia (Varese)
Una satira corrosiva sulla società iper connessa, ambientata in un futuro distopico nel quale non c’è più bisogno di uscire di casa né di incontrarsi. Parlare con le intelligenze artificiali è molto meglio che con gli umani: non mentono e non fanno pause caffè.
Il palco diventa una casa super-tecnologica, i personaggi, Lucia e Francesco, si amano e si sposano in videochiamata; il matrimonio è officiato in diretta social da una celebre influencer. I due progettano di avere un figlio, che sarà accudito da una tata connessa con biberon e pannolini digitali.
Tutto sembra perfetto, ma il drone che trasporta il prezioso seme di Francesco verso casa di Lucia ha un incidente: è l’inizio della fine.


SOTTO IL SEGNO DEI GEMELLI  (Finché morto non vi separi) di Ludovica Ottaviani (Roma)
Marco e Tea sono giovani, carini e innamorati. Hanno iniziato a convivere da poco ma c'è un grosso ostacolo nella loro relazione: Sam, l'ex-marito defunto della ragazza che, sotto forma ectoplasmatica, farà di tutto per separarli.
Marco ricorrerà ad ogni mezzo pur di scacciarlo, incluso contattare un cartomante da strapazzo - tale Arturo, il mago di Palinuro - e una sedicente sensitiva, tale Madame Lubich. 
Una commedia sul matrimonio, sospesa nel fantastico, tra citazioni colte e gag surreali, che sintetizza almeno tre diversi prototipi di commedia classica, piena di riferimenti alla narrativa mondiale e dalla cinematografia hollywoodiana: la romcom “matrimoniale”, la tradizionale commedia degli equivoci e, infine, la black comedy fantastica, perché il terzo incomodo è... un morto, così da trasportare l’intreccio sul terreno dell’opera brillante con fantasmi

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