Il successo di lettura delle precedenti serie di articoli, realizzati da Franco Gabbani e Stefano Benedetti, sulle vicende di persone e famiglie del nostro territorio, ci ha spinto a proseguire nel lavoro, con una nuova serie di articoli, frutto del lavoro di Franco Gabbani, che potremmo definire con il titolo “Persone, vicende e curiosità storiche della valle del Serchio e non solo”.
COMITATO PER LA DIFESA DI COLTANO (PARCO MSRM)
IL PARCO NON SI TOCCA: SIA PRESERVATA LA SUA INTEGRITA’. LA POLITICA SI PRONUNCI !
Un taglio qui e una toppa là, la strategia del PIP ora appare chiara: ridurre il parco, e non di poco.
La recente riunione tenutasi a Coltano ha messo in scena l’ultimo ribaltamento: Coltano sarà fuori dal parco. Per la verità, più che una riunione è sembrato un insieme affastellato di critiche e richieste, alle quali la dirigenza del parco non è riuscita a replicare con argomenti autorevoli. Di ambiente nessuno ha parlato, a conferma di come esso sia purtroppo l’ultimo degli interessi.
Ricapitoliamo: il PIP è cominciato con la scelta, discutibile e non obbligata, di cambiare la struttura e l’organizzazione del parco, collaudata da 40 anni. Così, si è deciso di aumentare di 3000 ha le aree interne, ma di consegnare 7000 preziosi ettari alla pianificazione dei comuni, rendendoli nei fatti estranei al parco. “Sono aree antropizzate – spiegava Bani - non ho più voglia di occuparmi dei nulla osta”.
Intanto, si è volutamente “dimenticato” la Legge Regionale 30/2015 (vigente, ma qualcuno sta lavorando per abrogarla?), la quale nell’art. 124 consente al parco di pianificare anche nelle aree contigue. E per finire, dato che l’inserimento nelle aree interne di zone come Coltano, ad alta presenza di attività imprenditoriali, ha fatto temere un incremento di vincoli e scatenato l’iradiddio di proteste, il presidente Bani ha attuato una rapidissima marcia indietro togliendo Coltano dal parco e mettendo così in luce una politica poco ambientalista e scarsamente credibile.
Con buona pace dell’ambiente, del riscaldamento globale e delle direttive europee, di questo passo il parco rischia di perdere 10mila ettari di territorio. Inoltre, per quanto riguarda Coltano, senza l’ala protettrice del parco, il pericolo reale è che diventi terra di conquista: mentre ancora pende sulle nostre teste il macigno della base militare, già si parla di localizzarvi un Centro per i rimpatri!
Intendiamo riaffermare il valore altissimo del parco MSRM, che supera l’ambito locale, riconfermiamo la necessità che il parco pianifichi su tutto il suo territorio e, al fine di proteggere una decisione compiuta nel lontano 1979 con l’impegno di tanti cittadini e tanti intellettuali ambientalisti, chiediamo UNO STOP a qualunque decisione fino a dopo le elezioni amministrative.
La politica si pronunci subito, a cominciare dai candidati sindaci ai quali chiediamo posizioni esplicite. Il parco MSRM deve essere salvaguardato e difeso nella sua integrità territoriale, storica e naturalistica.