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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Orto, piante, fiori, pane e pizza le passioni di Bruno
Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi...

15/4/2023 - 16:00

Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l'anno della crescita, ci vorrebbe l'anno dell'attenzione.

F. Arminio.

Nell'edizione 2022 delle Ortimpiadi vecchianesi, questo verso era scritto nella pergamena del primo premio che vinsi per miglior composizione orticola.

L'organizzatore del 1° trofeo Antonio Crassotti;  Stefano Dini di Filettole mi pregò di mettere a disposizione soprattutto dei giovani, la mia esperienza di coltivatore agricolo, vivaista ed innestino specializzato qui sulla Voce del Serchio visto l'interesse suscitato in precedenza nel brutto periodo del covid 19 avere un pezzo di terra da coltivare dava la possibilita di uscire di casa, prendere il sole e ginnastica gratis con attrezzi agricoli.

 

Finita la pandemia (o quasi come questo inverno) è ora di "ncomincià" a vangà, seminà, piantà, diradà, zappà.

Non sto a ripetere il già scritto che potete vedere nel link sottostante, perchè di cambiamenti in due anni in culture agricole/florovivaistiche ne avvengono poche ma notevoli sono le possibilità di apprendere velocemente con i mezzi moderni (basta andare su Google, cliccare innesti e li ci sono maestri del mestiere

 

Comunque le chiacchiere non fanno farina e le giornate èn pizziotti; quindi vado a diradà e trapiantà la nzalata; ieri ne ho triapiantato 210 piantine, ma ce n'è sempre un fottio e via non le voglio buttà, poi qualcuno la mangerà....come quei tre cesti di 'arciofi che ho raccolto stamamattina

 

Vai, poi se avrò tempo e voglia darò qualche utile suggerimento; anche ad eventuali domande dei neofiti  orticoli per tempo di semine, innesti ed altro visto che ormai io, Chiube, Paolo del Marradini, qui in Migliarino siamo considerati mente storica delle coltivazioni agricole. 

 

http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=32875&page=0&t_a=potranno-tagliare-tutti-i-fiori-ma-non-fermeranno-mai-la-primavera-pablo-neruda

Fonte: Testo e foto di Bruno Baglini, Migliarino
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15/3/2024 - 17:31

AUTORE:
Anna Tomeo

eh sì anche quelle belle maniere e quei lavori di un volta stanno scomparendo perché lavorare la terra è diventato un lavoro difficile e faticoso e i giovani preferiscono fare soldi più facili e magari andare all'estero a lavorare piuttosto che restare in Italia. Le macchine per i lavori aumentano per facilitare per fare prima ma il pane non ha più il sapore di una volta oggi lo fanno con tante farine con semi bianco nero e integrale ma il sapore non è uguale e il giorno dopo è già secco per la zuppa o per i polli quando non viene buttato via. Bravo chi ancora capisce l'importanza della terra e dei suoi prodotti coltivati con fatica e amore sicuramente mangia meglio di tutti quei cittadini che vogliono le novità e il cibo esotico e internazionale per cambiare ed essere sempre alla moda dei tempi di rinnovarsi e pronti a mangiare anche all'estero sapori nuovi io preferisco i vecchi sapori del contadino di una volta che sa fare e zappa ancora e si fa la sua buona verdura casalinga e sana.