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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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La chiocciola di Newton.

21/4/2023 - 15:25



Giuseppe Giusti, vissuto nella prima metà dell’800, è stato un poeta toscano, nato a Monsummano, vissuto a Pisa, Napoli, Milano, Roma, Livorno e Firenze dove morì appena quarentenne. Noi, vecchi studenti, lo ricorderemo per la poesia “Sant’Ambrogio”, quella del "Vostra eccellenza che mi sta in cagnesco" e “di quel tal Sandro, autor d'un romanzetto ove si tratta di Promessi Sposi”.

A Pisa si era fatto notare per la sua vita universitaria frequentando salotti, bettole, biliardi, teatri, casini e, soprattutto il famoso caffè dell'Ussero, dove improvvisava, a braccio, "scherzi", "rabeschi", tra gli applausi e i consensi della gente. 
Cosa c’incastra il Giusti con la foto del giorno?
C’incastra, c’incastra… perché sono venuto recentemente in possesso di un suo libro, una “Raccolta” delle sue opere edita postuma nel 1866 e vi ho trovato una delle sue più simpatiche poesie: “La chiocciola”, letto e assaporato nello stesso giorno in cui ho scattato questa foto.
Io amo gli haiku e ho tentato di farne uno sulla “mia” chiocciola”:
La lumachina
Lenta e previdente:
L’acqua mi serve.

 
Ecco quella del Giusti:


Viva una bestia

che unisce il merito alla modestia.

Essa all’astronomo

e all’architetto

forse nell’animo

destò il concetto

del cannocchiale

e delle scale.


Viva la Chiocciola   

Caro animale.

Contenta ai comodi      

Che Dio le fece,      

Può dirsi il Diogene      

Della sua spece.      

Per prender aria     

Non passa l’uscio;      

Nelle abitudini

Del proprio guscio

Sta persuasa,

E non intasa:   


Viva la Chiocciola     

Bestia da casa.

Di cibi estranei

Acre prurito

Svegli uno stomaco

Senza appetito:

Essa sentendosi

Bene in arnese,

Ha gusto a rodere

Del suo paese

Tranquillament

L’erba nascente:  


Viva la Chiocciola

Bestia astinente.

Nessun procedere

Sa colle buone,

E più d’un asino 

Fa da leone.

Essa al contrario,

Bestia com’è,

Tira a proposito  

Le corna a sè; 

Non fa l’audace

Ma frigge e tace: 


Viva la Chiocciola

Bestia di pace.

Natura, varia

Ne’ suoi portenti,

La privilegia

Sopra i viventi,

Perchè (carnefici

Sentite questa)

Le fa rinascere

 Perfin la testa;

Cosa mirabile

Ma indubitabile:


Viva la Chiocciola

Bestia invidiabile.

Gufi dottissimi,

Che predicate

E al vostro simile

Nulla insegnate;

E voi, girovaghi,

Ghiotti, scapati,

Padroni idrofobi,

Servi arrembati,

Prego a cantare

L’intercalare:

               

Viva la Chiocciola

Bestia esemplare.

 

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23/4/2023 - 8:34

AUTORE:
Lord Byron

Vi è un incanto nei boschi senza sentiero
Vi è un'estasi sulla spiaggia solitaria
Vi è un asilo dove nessun importuno penetra
in riva alle acque del mare profondo,
e vi è un'armonia nel frangersi delle onde.
Non amo meno gli uomini, ma più la Natura
e in questi miei colloqui con lei io mi libero
di tutto quello che sono e da quello che ero prima,
per confondermi con l'universo
e sento ciò che non so esprimere
e che pure non so del tutto nascondere.

22/4/2023 - 14:33

AUTORE:
Fiorilla

Chicciola cara
mi se sgradita
perche' ai miei fiori
togli la vita
Rosicchi, divori
bulbi germogli
bocci e corolle
ti prego resta
in mezzo alle zolle
Invece di notte
bisbocci, gozzovigli
mentre io dormo
o faccio sbadigli
ma quando mi desto
ti cerco e ti pesto
Proprio così
diventi cibo
succulento
per le tartarughe
che in un momento
vengon dal prato
a quell'odorino
del prelibato
bocconcino
Quando il fastidio
diventa ira
fo' 'na retata
una bella razzia
vi butto nell'umido
e così sia!
Nella raccolta
differenziata
non certo ti voglio
cucinata
Vattene bella
lontano da me
non mi costringere
a ridurti in frappè!