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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia 

Comune di Vecchiano
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Massimiliano Angori sindaco
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La ricerca è attiva in tutta Italia
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Migliarino Nodica Pisa e Vecchiano.
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. . . dalla parte della Palestina ? Perché il governo .....
Com’è noto il generoso 110% e i suoi fratelli, .....
Bravo Bruno da o di ovunque tu sia, sono con te. .....
. . . prima che siano passati almeno 30/ 40 anni chiederà .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Vivrò con la faccia che tu amavi
Coi miei giochi sempre nuovi
Col difetto di sognare
Lo so che ho imparato a dirti amore
Quando ormai ci era di andare
Dove .....
Se i limiti di velocità servono a tutelare la sicurezza, non capisco perchè le auto della Polizia Municipale si debbano nascondere per poi rilevare .....
Di Claudia Fusani
La vera sfida nelle urne è tra Meloni e Schlein. Occhi puntati su Vicenza, Ancona, Pisa e Brindisi

29/5/2023 - 12:05

La vera sfida nelle urne è tra Meloni e Schlein. Occhi puntati su Vicenza, Ancona, Pisa e Brindisi

 Affluenza in calo di circa il 10%. Al voto anche 128 comuni siciliani e 39 sardi. Il caso Terni dove al ballottaggio vanno due candidati di destra. Il Pd è rimasto fuori

 Si darà la colpa all’astensionismo. Si dirà che chi vince lo ha fatto con numeri piccoli (ieri sera l’affluenza era scesa dell’8%, 27,64% contro il 35,95 del primo turno). Si proverà a dire: “Tutta colpa del ballottaggio”. anzi, sapete che c’è, pensano a destra e anche a volte alta: “Adesso lo leviamo e così la finiamo con questi trucchetti”. Si dirà anche che in fondo “sono solo sindaci”.  A destra si dirà che “otto mesi sono ancora troppo pochi per giudicare l’azione di un governo che esprimerà la propria azione nel tempo di una e forse anche due legislature”. A sinistra che “la segretaria del Pd in fondo è arrivata da troppo poco tempo per dare giudizi”. Ognuno dirà la sua, come e meglio crede e per la parte che gli conviene.

 Ma un dato è certo: piaccia o no stasera Giorgia Meloni ed Elly Schlein peseranno lo stato di salute della rispettiva leadership al di là della performance del partito che guidano.  Non è un caso se entrambe hanno scientemente evitato confronti diretti in chiave elettorale nelle piazze delle stesse città. Per la chiusura del primo turno Meloni ha scelto Ancona, sulla cui conquista punta il win/lost di questo voto: non solo perchè è la città più importante al voto (è l’unico capoluogo di regione) ma perchè è governata da sempre dalla sinistra e da tre anni anni è un fortino assediato nella prima regione andata alla destra. Vincere ad Ancora sarebbe la chiusura del cerchio per la Sorella d’Italia. Alla fine del primo turno la destra era avanti di 4 punti, meno delle attese. E mentre per il ballottaggio il centrosinistra ha allargato il più possibile l’alleanza con 5 Stelle e sinistra (smentito ogni accordo formale), il destracentro sembra aver saturato il proprio spazio di consenso nel senso che ha già riunito al voto tutta la propria area.

Vedremo.

 


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