Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
IL SI DEL TERZO POLO A NORDIO.
Il pacchetto giustizia di Nordio è un passo avanti verso una giustizia più giusta, ma è veramente il minimo sindacale per un paese civile.L’abrogazione del reato di abuso d’ufficio è sacrosanta, considerando il fallimento di quella norma che ha visto gli imputati prosciolti in istruttoria o assolti al 99% (18 condannati su oltre 4000 indagati). Ma intanto centinaia e centinaia di sindaci e amministratori pubblici onesti hanno visto la loro vita, personale oltre che politica, distrutta in modo irreparabile. E nessuno paga per questo.
Dicono che l’abuso d’ufficio sia un reato spia della corruzione. Che perseguano direttamente la corruzione allora e la finiscano con l’inutile pesca a strascico che, paralizzando le amministrazioni pubbliche, danneggia milioni di cittadini. E’ giusto che la privazione della libertà personale in via cautelare sia tolta dalla discrezionalità della pubblica accusa e venga decisa da un giudice terzo che valuti, alla pari, le prove del PM e le tesi della difesa. E che prima di essere incarcerato un cittadino abbia il diritto di conoscere il perché e possa esporre le sue ragioni.Un terzo degli attuali carcerati, circa 20mila persone, sono in galera senza essere stati condannati e non avendo avuto ancora neanche il primo grado di giudizio.
Infine i giornalisti, che non fanno inchieste, ma campano comodamente diffondendo e commentando come unica versione dei fatti le veline delle Procure, ci spieghino perché sarebbe limitato il diritto di cronaca con la proibizione di diffondere i nomi e i fatti personali di cittadini non coinvolti nelle indagini e le notizie di nessuna rilevanza penale che le riguardano, solo perché captate in un numero ridondante e costoso di intercettazioni a strascico. Chi lamenta la mutazione antropologico – culturale degli italiani, il loro involgarimento a causa dei programmi spazzatura delle TV commerciali, ma va in visibilio per il gossip parapolitico che non ha nulla a che vedere con le indagini, fatto filtrare dagli uffici giudiziari e rilanciato dalle cronache dei media militanti del fronte opposto, è solo l’altra faccia della corruzione etica che vede negli altri. Volgari i primi, cialtroni i secondi ed entrambi si reggono a vicenda nel derby del degrado culturale e civile.Non si può che votare favorevolmente a questo semplice acconto di giustizia giusta. Semmai è poco per ristabilire la parità del diritto tra accusa e difesa. Ma meglio poco che niente.Fa impressione una sinistra che si lascia alle spalle una storia di garantismo, che è sempre stata un’arma contro i soprusi del potere nei confronti dei più deboli, per predicare valori e principi conservatori, immaginando che con essi si possa combattere la corruzione dei potenti.
Invece sulla base di quei principi destra e sinistra hanno riempito le carceri in maggioranza di “scarti sociali” di minore entità. Confondendo il loro compito, che non è quello di mostrarsi combattenti contro i reati, che è compito della magistratura e delle forze dell’ordine che devono solo mettere in condizione di farlo al meglio, ma di combattere le cause dei reati. Che infatti, in questo nodo, restano pressoché intatte.Cosa più difficile e che non riescono a fare confermando la tesi che i politici del tempo corrente non sono tanto corrotti, quanto soprattutto ignoranti e a caccia di voti emotivi che ritengono più facili. Ma quel mestiere sa farlo meglio la destra. Per questo la sinistra perde.