Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Conosco due sorelle gemelle omozigoti che ora a circa sessant’anni sono, nonostante le vite diverse, ancora molto simili.
A chi non le conosce bene appaiono indistinguibili.
Amano, prediligono gli stessi vestiti, gli stessi colori, lo stesso tipo di tessuto, gli stessi oggetti. Nei negozi, ognuna per conto proprio finiscono per comprare calze, vestiti, accessori simili, spesso uguali.
Ma quello che mi colpisce è che alcuni giorni scelgono per uscire, senza dirselo, di vestirsi nello stesso identico modo, accessori compresi.
E io mi chiedo: mentre L prende la gonna rossa e la maglietta bianca pensando di stare scegliendo come vestirsi e C fa lo stesso, chi sceglie? Sono libere nel fare quei gesti? Sono automi? Tutte e due ubbidiscono? E a chi? A che cosa?
E noi che non siamo gemelle/i, siamo gemelli/e di qualcuno/a? Di qualcosa? C'è modo di farci fare gesti, pensieri, compere che riteniamo siano nostra libera scelta e invece non lo sono? " Libertà va cercando, ch'è sì cara...." Dante: Purgatorio,v.71
Matilde