Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
IL SOLITO PESSIMO LULA
L’Intervento del presidente brasiliano Lula a Bruxelles durante il vertice tra UE e stati sudamericani, dopo le solite ovvietà tipiche di questi summit, tocca anche la questione ucraina.
È l’ennesima volta che il presidente brasiliano si dimostra imparziale se non addirittura funzionale agli interessi di Putin.
Ricordiamo per esempio quando dichiarò al Time che Zelensky era colpevole quanto Putin o che per evitare la guerra sarebbe bastato dichiarare che l’Ucraina non sarebbe mai entrata nella NATO. All’obiezione del giornalista (perché all’estero i giornalisti contraddicono anche politici importanti) che si dimostrava scettico su questa tesi, Lula rispondeva che l’aveva detto lo stesso Putin (ah beh, se lo ha detto lui…). Peccato che Putin abbia anche detto che voleva mettere fine al genocidio in Donbass, che l’Ucraina non ha motivo di esistere come nazione essendo un errore storico, che bisognava denazificare il paese e che gli ucraini stavano copiando impunemente ricette della tradizione gastronomica russa (l’ultimo motivo è ironico, lo puntualizzo per quelli che non ce fanno).
Notevole anche il suo intervento durante la sua visita in Cina quando esortò gli Stati Uniti a smettere di incoraggiare la guerra, perché invitare anche Putin a cessare l’invasione pareva brutto.
Più moderato ma comunque pessimo il suo recentissimo intervento a Bruxelles, dove si schiera contro le sanzioni economiche illegali, cioè decise al di fuori dell’ONU, tradotto: poiché la Russia fa parte del Consiglio di Sicurezza e non voterà mai sanzioni contro se stessa, ogni sanzione alla Russia è sempre illegale e da condannare. Putin approves!
Ha anche aggiunto la sibillina posizione per cui bisogna smettere di finanziare la guerra, si sarà rivolto ai paesi NATO, alla Russia o a tutti e due? Probabilmente il fatto di essere “ospite UE” gli ha impedito di essere più chiaro, come lo era stato in Cina, si vede che in Cina si sente più libero di esprimersi.
Questi stati sudamericani che per centinaia di anni ci hanno accusato di reprimere la libertà e l’indipendenza dei popoli (con molte ragioni) ora paiono aver perso ogni impeto e spinta ideale in questo senso. Le loro lotte erano sacrosante, quella dell’Ucraina non gli interessa minimamente. Solo loro hanno diritto a prendere le armi per difendere la loro libertà.