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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

Comune di San Giuliano Terme - comunicazione
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Prefettura di Pisa – Ufficio Territoriale del Governo
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Massimiliano Angori
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. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com

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di Nicola Danti
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IMMAGINA San Giuliano Terme
I nostri candidati
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IMMAGINA San Giuliano Terme
Inostri candidati
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Domenica 5 maggio alle 18 nei locali del Circolo Arci Globo Verde di Ghezzano
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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Un pollaio di 800 anni fa!

29/7/2023 - 22:33



Il vasellame antico mi ha sempre affascinato ed è cresciuto dopo alcuni casuali ritrovamenti in mare e in terra. Venni chiamato, da giovane, a lavorare presso le cave Mori e lì ebbi i miei primi incontri con una ceramica romana che poteva paragonarsi alla famosa terra sigillata greca. Pezzetti, piccole cose, ma di una carica emotiva straordinaria che diede il via ad una “febbre del coccio” che non mi è ancora passata. Libri su libri e visite nelle zone archeologiche e fortunati ritrovamenti (non da scavi illeciti) ma nel materiale di scarto.

Pisa, come molte altre città, aveva una zona particolare che, nelle fonti scritte del XIII secolo, veniva chiamata "Baractularia". Oggigiorno esiste una via Barattulaia vicino al Ponte della vittoria, presso il Giardino Scotto e non è un nome dato per caso. A quel tempo la legna per i forni che dovevano cuocere la ceramica aveva un prezzo e venne studiato un piccolo oggettino che avrebbe raddoppiato la capienza del vasellame da cuocere: un minitreppiede, che fu chiamato “zampa di gallo” per l’impronta che lasciava dove appoggiava. Questo oggetto, sempre in terracotta, veniva fatto fare dai ragazzi che si sbizzarrivano nello spessore e nella linea, ma che doveva tenere sollevato di pochi centimetri un piatto, o vaso che fosse, messo impilato sul quello a contatto della base del forno. Tutto il materiale di scarto veniva poi gettato in Arno, l’Arno in mare e il mare sulle spiagge a nord della sua foce e quei piccoli triangolini  di coccio nelle mani di curiosi.

Io sono 5 lustri che bazzico la spiaggia di San Rossore fino a Bocca di Serchio e ne ho collezionati, nome e numero da bugiardi, ben 333!
Mi devo sentire un “tombarolo” o simili?
Ci mancherebbe anche questa!

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30/7/2023 - 7:35

AUTORE:
u.m.

Prima di tutto un grazie a Ornella e poi un'aggiunta alla funzione delle zampe di gallo che non era quella di distanziare i piatti che erano già cotti, ma il fissaggio dell'invetratura che essi avevano avuto. In moltissimi "cocci" si trovano le impronte del "gallo" che avevano impedito che lo smalto fosse uniforme, ma tanto lo scopo era raggiunto.

29/7/2023 - 23:26

AUTORE:
Ornella

A dire il vero alla prima occhiata mi pareva pasta, sì quel tipo di pasta artigianale che vendono nei negozi un po' snob, dove la merce non è per tutti...insomma mi parevano tanti piccoli falli con la variazione di colore dovuta alle verdure che si aggiungono all'impasto...poi ho letto e ho cominciato a ridere.
Non mi è mai capitato di trovarne sulla spiaggia e tu come al solito, con la tua solita tenace pazienza ne hai collezionati un numero davvero ragguardevole, complimenti!