Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
In questi giorni si notano, soprattutto ai limiti di zone boschive, dei cespugli innevati nonostante il caldo. Gli alberelli si coprono di manti di seta e si fan belli fra le verdi frasche.
Belli?, attenzione cespugli miei, state per essere soffocati da una pianta che si approfitta di voi per salire in alto, la clematis vitalba, chiaro ora il nome, che si allunga strisciando e salendo anche per venti metri. Quando nasce ha dei getti carnosetti che la fanno sembrare una pianta di luppolo, le cui cime sono adatte per frittate e risotti, ma attenzione perché la vitalba ha delle tossine che potrebbero danneggiare tessuti interni di persone con allergie.
Dicono di mangiare la vitalba da giovane, ma io dico che è meglio evitare e, come dicono i vecchi: “è meglio avé paura che toccanne!”
La vitalba, non istando contenta nella sua siepe, cominciò a passare cò sua rami la comune strada e appiccarsi all'opposita siepe; onde dà viandanti poi fu rotta.
Ma guardate un po’ chi lo scriveva?
Leonardo da Vinci.
Mi sento di rihaikuiare:
Quando la vita è grigia
Il saio bianco
A nulla serve.