L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
COMUNICATO STAMPA: SINISTRA ITALIANA SU DON BOSCO PISA
“Quasi niente quanto la situazione delle carceri italiane simboleggia la vocazione del Paese allo straordinario e all'emergenziale.Con le due detenute morte suicide a distanza di poche ore nel carcere di Torino si sono accesi i riflettori sullo stato delle carceri italiane. Eppure, da decenni si parla di carceri piene e fragilità.Sovraffollamento e fragilità che troviamo anche nella casa circondariale Don Bosco di Pisa, come testimoniano i rapporti di Antigone e la visita del febbraio scorso della nostra senatrice Ilaria Cucchi: i 262 detenuti a fronte di una capienza di 198 posti regolamentari, le gravi carenze edilizie e strutturali che compromettono del tutto la vivibilità dell'istituto, la carenza di azioni di inserimento lavorativo sul territorio e l’assenza di figure fondamentali quali quelle dei mediatori linguistici e culturali, fanno del Don Bosco un luogo di negazione dei diritti fondamentali.È necessario che, per affrontare in maniera strutturale i problemi del Don Bosco, anche l’Amministrazione comunale intervenga almeno per ciò che è di sua competenza. Il Don Bosco non può continuare ad essere un “non luogo” dimenticato dal Comune.
Innanzitutto, è urgente la realizzazione di una struttura esterna per accogliere i familiari delle persone detenute in attesa dei colloqui, così come la creazione di uno sportello di intermediazione linguistico-culturale, di ascolto, orientamento e informazione per l’accesso ai procedimenti amministrativi comunali da parte dei detenuti, in linea con le indicazioni del garante nazionale.
A fronte di queste urgenti necessità di intervento, l’attuale Amministrazione, che della retorica sulla sicurezza ha fatto una bandiera elettorale, non ha mostrato che disinteresse.Intervenire nel settore della marginalità sociale, potenziando la rete dei servizi sociali stanziando risorse, è ciò che un’Amministrazione locale può e deve fare per incidere realmente sulla questione della legalità e quindi sulla questione carceraria.”
Anna Piu - Coordinatrice provinciale Sinistra ItalianaLuigi Sofia - Consigliere comunale Sinistra Unita per Pisa
PISA, 16 Agosto 2023, 12:10
Saluti,
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Sinistra Italiana
Federazione della Provincia di Pisa