Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
Pensando che rimane qualche giorno ancora di vacanza o di leggerezza prima di rientrare in un turbolento quotidiano lavorativo, la redazione suggerisce una storia che sembra arrivare da un tempo molto lontano ed invece appartiene al nostro presente. Riflettere e confrontare la nostra esistenza di donne europee (italiane, toscane e infine del territorio Pisano) con quella di Ukmina donna nata in Afghanistan è espandere la nostra conoscenza ed empatia con quelle donne, che forse sono meno fortunate di noi solo per il fatto di essere nate là anziché qua!
Il titolo del libro proposto oggi è: Le Bambine Non Esistono
Le Autrici sono: Ukmina Manoori è stata allevata come una bacha posh, cioè come se fosse un bambino, decisione presa dal padre perché non aveva figli maschi. In età adulta Ukmina incontra Stéphanie Lebrun la quale essendo giornalista e cofondatrice delle agenzie di stampa Babel Press e Babel Doc (Asia, Sud America ed Europa) scriverà con grande passione la storia di Ukima... la bambina invisibile.
Accenno di sintesi del libro: La storia di Ukmina Manoori è quella di una donna che affronta il proprio quotidiano sfidando la cultura la famiglia e la religione del proprio paese (Afghanistan).
La decisione del padre di vestire la bambina all’età di 3 anni da maschio come una bacha posh per onorare la propria famiglia, farà sì che la bimba crescendo capisca intimamente che la libertà acquisita in quel ruolo maschile non ha confronti rispetto alla prigionia che l’attende nel ritornare ad abiti e vita femminili all'età dell' adolescenza. Ukmina sviluppa allora l’impulso alla ribellione e rivendica il diritto di godere di alcune libertà pur essendo nata donna nel suo Paese.
La Redazione di Spazio Donna