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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
Pisa
“Chi gioca con me?”
di Beatrice Fonte, editore Giovane Holden

19/9/2023 - 17:28

“Chi gioca con me?” è il titolo del primo libro dell’autrice Beatrice Fonte, edito da Giovane Holden nell’ottobre 2020.
 
Come si intuisce dalla copertina si tratta di un libro vicino al mondo sognante e fantasioso della gioventù.
 
Ma non è un libro per ragazzi, in senso limitativo, e neanche sui ragazzi, in senso pedagogico.
 
Si tratta piuttosto di un libro scritto con i ragazzi, nel senso più ampio di condivisione reciproca.
 
Pagina dopo pagina si vede infatti come l’esperienza, e perfino la sapienza, passino dai grandi ai piccoli e dai piccoli ai grandi, nella crescita continua di entrambi.
 
Questi 26 racconti sono nati e cresciuti insieme ai miei due figli - dichiara l’autrice-  che mi hanno insegnato a guardare il mondo con i loro occhi, gli occhi vivaci e curiosi dei bambini e mi hanno consentito di riportare alla luce momenti della mia infanzia, eternamente presenti dentro di me.
 
I bambini sono dotati di una saggezza spontanea, acerba ed inconsapevole che spesso spiazza gli adulti; mi hanno affascinato le loro improbabili deduzioni e le loro domande semplicemente difficili.
 
L’ambientazione di questi racconti è collocata in un presente che potrebbe essere dovunque e che oscilla come un pendolo sull’asse del tempo, senza una cronologia precisa. Del resto le idee e i sentimenti dei bambini non hanno tempo, sono sempre e per sempre, sono per i bambini ma anche per gli adulti.
 
Lo stile della narrazione è semplice, limpido, quotidiano ma non comune. 
 
Il linguaggio comprensibile e comunicativo. Ma i racconti, dietro questa semplice immediatezza, contengono spunti di riflessione per grandi e meno grandi.
 
Ci sono fiabe che si alternano a racconti di vita quotidiana in un’altalena di suggestioni che muovono i pensieri, stuzzicano le corde del cuore attivando inevitabilmente la memoria dell’infanzia di ciascuno di noi. 
 
I protagonisti sono i bambini, le loro idee e la loro visione del mondo e delle cose. E anche laddove non sono presenti, aleggia evidente il loro sguardo, il loro creativo modo di pensare, il loro punto di vista inconsueto e sorprendente.
 
Chi scrive è un adulto che non vuole mascherare la propria identità e si mette idealmente accanto ai bambini, senza sostituirli.
 
Breve sintesi dei racconti
 
Vita quotidiana 

“Se fossi”

nella testa e nel cuore di un bambino non ci sono ipotesi….tutti i “se” cadono lasciando spazio alle certezze di una nuova vita che esprime la propria acerba ma prepotente identità in modo semplice e profondo. 


“Mi sono obbligato”:

Come dimenticare il primo giorno di scuola, quando si esce dal guscio e ci si tuffa, tra mille curiosità ed insicurezze, nella vita? Un collage di immagini e parole segna l’inizio di questo volo in caduta libera che si conclude negli occhi rassicuranti della mamma.  


“Da grande”:

la saggezza acerba dei bambini smonta, pezzo dopo pezzo, le idee omologate e lineari degli adulti. Un semplice percorso in macchina, da casa in palestra, diventa il set di un botta e risposta in cui la spontaneità del bambino conduce la mamma sulla via di una riflessione che trabocca d’amore. 


 “Il camaleonte” :

la timidezza affligge il piccolo Luigi che non governa il suo rossore e cerca disperatamente una soluzione. L’amicizia con un piccolo camaleonte sarà l’occasione per capire, crescere e dare il giusto valore alle cose,….. anche alla timidezza. 


“Il grembiule di Aziz”:

la solidarietà e l’amicizia colorano la vita di Aziz, immigrato dal Marocco. Ma le disavventure della sua famiglia gli mostrano un mondo adulto orfano di questi valori, fatto di pregiudizi e luoghi comuni. 
"Il panino”:

agli occhi della piccola Matilde un semplice viaggio in macchina con la famiglia diventa una magica avventura dove….…niente è come sembra. 


 “Il dialogo”:

le piccole grandi domande di un bambino possono mettere un adulto con le spalle al muro: meglio arrendersi o cercare sempre e comunque di apparire come i depositari della verità? E se succede che è il bambino stesso che ci aiuta a spiegare ciò che chiede? 


“Blattismo”:

ecco cosa succede quando si arriva nella casa delle vacanze, rimasta per un anno disabitata….o meglio abitata da una colonia di scarafaggi.


“Di chi rubò il pesce al gabbiano”:

ricordi di un’avventura estiva sulla spiaggia: un gabbiano, con la sua imprevedibile bizzarria, trasforma un pomeriggio in riva al mare in un duello a pelo d’acqua. 


“Storia di un capriccio”:

nonno Fabio si trova a risolvere un complicato caso di “capriccite”, per aiutare il nipote vittima di questa contagiosa malattia. E quando la patologia è ereditaria, la riuscita della terapia è assicurata. 


“Guerra tra piccoli”:

l’incontro-scontro tra due bambini realizza una piccola parabola di vita, dove c’è sempre chi è prepotente e chi invece incassa il colpo. 


 “Totò”:

Totò, amico fedele a quattro zampe, descritto dagli occhi di un bambino: le similitudini tratteggiano, con simpatico affetto, l’immagine di un soffice compagno. Attimi di quotidianità diventano sequenze di una pellicola fatta di sguardi che si incantano a osservare le piccole cose, i gesti e le abitudini. 


“Il signor Lorenz”:

tra un solitario signore ed un curioso bambino nasce una strana amicizia, in cui chi parla è il silenzio. 


 “Nessuno non gioca con me”:

le confidenze ad un amico immaginario ripercorrono le tappe di una complicata maturazione che avviene lentamente, guardando, pensando e ricevendo l’aiuto spesso inutile degli adulti. Lorenzo cresce e supera i suoi limiti come un frutto che inevitabilmente, grazie al sole e al tempo, diventa pronto per cadere. 

 
 “Granello di polvere ”:

Carlotta e il signor Mario parlano con leggerezza dell’esistenza, mentre lui spazza la strada e lei ripete le tabelline. La saggezza semplice dell’uomo aiuta la bambina a disegnare i contorni ancora confusi della sua giovane vita, tra granelli di polvere e raggi di sole.

  
“Ditadinchiostro”:

Titti intinge le dita nel vasetto d’inchiostro che usava l’amato nonno: un semplice gesto d’amore che innesca, come in un domino, una catena di vicende, colpi di scena e riflessioni che daranno nuova vita al sentimento.

 
“Troppo tardi”:

Marino e Lucia sono due adolescenti innamorati… vivono la loro storia d’amore coltivando sogni e passioni. Un imprevisto ritarda l’arrivo ad un appuntamento ……dopo la rabbia e la delusione la vita interviene ad insegnare loro un po’ di cose. 


 “Carolina nell’orto”:

agli occhi della piccola Carolina l’orto si popola di fantastici personaggi e diventa il set di una piéce di cui lei è l’unica ed esclusiva regista. Galoppando sulle ali della fantasia tutti gli abitanti di quel piccolo terreno, contadino compreso, vengono coinvolti …... loro malgrado, in questa strana storia di amicizia. 


 “L’imbuto”:

Due bambini diversi, che provengono da ambienti e situazioni differenti, crescendo, per caso, si incontrano e insieme ritrovano il loro animo bambino e la perduta identità. Scivolano nell’imbuto di un destino comune che, risucchiandoli, dà loro l’opportunità di vivere un nuovo capitolo della  vita…insieme. 

Tra  fiaba e favola 

“Il profumo della vita”:

un mistero che profuma di dolci appena sfornati e di amore  per gli ultimi della terra, i senzatetto,  gli abbandonati, i reietti e i disperati. Due bambini, curiosi e temerari, gustano il piacere della scoperta nel risolvere questo fitto mistero tra coraggio, spavento e golosità.


“La vita dove  non c’è”:

una favola rurale, in cui le riflessioni nascono da un fico d’India che dialoga con una lucertola. Qui non ci sono bambini ma è protagonista silenzioso il loro sguardo sulla realtà: solo un bambino può immaginare che una pianta ed un animale interagiscano così. L’impossibile diventa reale e il reale si fa conoscibile, oltre le apparenze. 


“Il giardino della vita”:

l’anziano guardiano di questo giardino custodisce un meraviglioso fiore, e prova a dargli un nome. Ma spesso la bellezza è cattiva consigliera.

 
“Grande orso, piccole formiche”:

una favola per insegnare ai bambini a non fidarsi delle apparenze….niente è mai come appare e  soprattutto, citando Saint-Exupéry, spesso “l’essenziale è invisibile agli occhi”. E se a dirlo sono delle formiche, allora il loro messaggio arriverà sicuramente al cuore ed alla mente dei piccoli ascoltatori …..e del grande orso.


“Storia di una piccola macchia”:

spesso dal disaccordo e dalla disarmonia nascono grandi e belle cose: quando le forme si scontrano e tutto sembra precipitare, la vita che nasce armonizza le diversità. 


“Tic tac”:

una fiaba in cui il gesto spontaneo di una bambina rappresenta la salvezza per l’animo tormentato di chi aveva rinunciato alla vita in cambio della bellezza eterna. E insieme al ticchettio del tempo tornano a rivivere le emozioni del cuore.


“Il paese delle in-differenze”:

e se i difetti diventassero punti di forza? La perfezione è un’ingannevole prospettiva; la consapevolezza dei propri limiti è invece un valore che ci rende capaci di accettare noi e gli altri. Sette bambini,  grazie alla complicità di una magica luna, vivono questo percorso di crescita e verità. 

BIOGRAFIA

Beatrice Fonte, nata a Pisa nel 1972, vive e lavora nella città toscana. Insegnante in una scuola secondaria di secondo grado, coltiva con passione il suo amore per la scrittura e l’arte. E' specializzata in Storia dell'Arte e in Tecnica informatica museale.
 
Nel 2020 è stata pubblicata dalla casa editrice Giovane Holden la sua prima raccolta di racconti.

Attualmente è impegnata nella stesura di un nuovo romanzo.

 

 
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