none_o

Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Raccontino di Giancarlo Montin
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Angela Baldoni
none_a
none_a
Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
U. Galimberti, da una intervista del 2019
I sentieri della filosofia

22/9/2023 - 8:45

 I sentieri della filosofia

  · Parole secche quelle del filosofo Umberto Galimberti, che suscitano discussioni e fanno riflettere:


"L’insegnante deve insegnare. Per farlo serve una capacità empatica e comunicativa, la fascinazione. Se non apri il cuore, non apri nemmeno la testa delle persone. Gli insegnanti dovrebbero essere sottoposti a un test di personalità che valuti queste cose. Se uno non sa affascinare è meglio che cambi lavoro [...]


Educare vuol dire condurre qualcuno all’evoluzione, dall’impulso all’emozione, dall’emozione al sentimento. Un ragazzo che ha sentimento non brucia un migrante che dorme su una panchina, non picchia un disabile. Se queste cose accadono è perché la scuola non ha educato. Per educare bisogna avere a che fare con la soggettività degli studenti, che oggi è messa fuori gioco. Se è vero che al posto dei temi si fa la comprensione del testo scritto, si è spostata la valutazione dalla soggettività alla prestazione. A questo punto è chiaro che anche la scuola è serva del modello tecnico. I ragazzi non contano più come soggetti ma solo nelle loro prestazioni [...]
È più facile correggere una comprensione del testo scritta che un tema. La realtà è che siamo passati da una scuola umanistica a un’educazione anglosassone, perdendo un’infinità di valori della prima. La scuola anglosassone è empirismo, pragmatismo, valutazione oggettiva [...]
Se uno non sa affascinare, comunicare, non può fare il maestro, il professore. Lo dice Platone: si impara per imitazione. Io aggiungerei anche per plagio. Preferisco un docente che plagia i ragazzi che uno che li demotiva. Direi loro che il ruolo va abolito.
Se uno non funziona lo sanno tutti ma non si può far nulla, perché è di ruolo. Che cos’è questa parola? Nessuno è di ruolo nella vita. Se un docente non è all’altezza va messo fuori gioco. Perché se si licenziano operai là dove si producono oggetti non lo si fa dove si formano le persone?"


U. Galimberti, da una intervista del 2019










+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

22/9/2023 - 12:18

AUTORE:
Tommaso

Caro professore pur stimandola, e senza mettermi al suo pari, non sono molto daccordo con le sue affermazioni. Nel nostro paese ci sono circa 1 milione di docenti, ai vari livelli di scuole, è quasi matematico che ci sia qualcuno che non sia ad un livello accettabile, secondo i suoi canoni. Ma se allarghiamo il suo ragionamento al mondo del lavoro in generale mi sa che si torna ad una società agricola. Anzi, nemmeno quella perchè fare il contadino o l' agricoltore non è certo facile.
Poi c'è da dire che i docenti prima di diventare di ruolo passano un concorso, fanno l'anno di prova, insomma degli step ci sono. Anch'io nel mio percorso scolastico, avrei voluto tutti i professori come la mia vecchia insegnante di italiano. Ma sarebbe come chiedere la luna.
E per finire nel suo ragionamento, a parer mio, manca un grosso elemento : LA FAMIGLIA, perchè se la scuola mi ha insegnato a leggere e scrivere, è in casa che mi hanno educato. Se vieni educato in malo modo è difficile che la scuola ti " raddrizzi ", è auspicabile ma molto difficile. Per tante, troppe variabili.
Buona giornata.