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Il successo di lettura delle precedenti serie di articoli, realizzati da Franco Gabbani e Stefano Benedetti, sulle vicende di persone e famiglie del nostro territorio, ci ha spinto a proseguire nel lavoro, con una nuova serie di articoli, frutto del lavoro di Franco Gabbani, che potremmo definire con il titolo “Persone, vicende e curiosità storiche della valle del Serchio e non solo”.   

Massimiliano Angori
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Comune di Vecchiano
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Circolo ARCI Migliarino
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. . . . ma a tutto c'è rimedio; peggio sarebbe illudersi .....
Chiedo scusa per il disturbo, qualcuno sa cosa è .....
Non ti curar di di lui ma guarda e leggi. Povera Schlein, .....
. . . maanche chi li alleva però.
Se è indirizzato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
A Pontasserchio in mostra nel chiesino di Via Mazzini
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TORRE DELL’OROLOGIO Biblioteca della Scuola Normale
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Pisa, 6 dicembre
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di Fabiano Corsini
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Donna stanca dentro la pelle
Tutto tiene su quelle spalle
Donna foglia senza l'inverno
Perché ha quel calore dentro
Donna mani come le fate
Scioglie .....
Appuntamento sull'Oder
di Francesco Borgese

Omaggio al padre della scrittrice
Maria Concetta Borgese

Di Carlo Edizioni



In questa lettura .....
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Caro Ottobre ti scrivo...

1/10/2023 - 19:39



...che tu inizi e la Luna finisce!

Contento te contenti tutti, per forza. almeno fino al giorno canonico delle "paghe".
Poi si vedrà.
1° ottobre, ore 7 e 44, Bocca di Serchio ovviamente!

Ciao Luna.


Quello che segue non c'incastra niente con ottobre, sole o luna, ma con un incontro che mi ha fatto accapponare la pelle e fatto venire un groppo alla gola.
Settanta anni fa, nello stesso modo di pesca, con mio padre che aiutavo a tirar su i bertibelli (nessuno di noi li chiama bertovelli)  e/o le fascine, tiravamo su anche dei piccoli pesci scuri con righe o paliine gialle o blu, viscidi e con un muso a bulldog e dentini aguzzi che mordevano come dannati.
“Babbo o cosa sono questi aggeggi?”
“Sono pescicanini, ma son boni fritti, vai!”
Ho saputo poi che erano ghiozzi e comuni nel Serchio nel suo alto corso, da non confondersi con quelli più comuni  grigi che si trovano sulla foce o in mare.

Non li avevo più visti fino a stamattina!
Mi sono ritonate alla mente le mattinate passate in Serchio a fare ogni tipo di pesca e sempre alla coda del babbo, osservando ogni sua mossa e memorizzando ogni pesce e ogni punto del fiume.
Stamani ho rivissuto quei giorni, mesi, anni da solo e questo incontro con un vecchio amico è stato così emozionante che non ho avuto il coraggio né di prenderlo e neanche di fotografarlo, lasciandolo libero.
Scusatemi lo sfogo, ma lo so benissimo che mi capirete!

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3/10/2023 - 9:29

AUTORE:
Isidora

Vorrei tanto che anche i nostri figli un giorno di chissà quando, ripensando a noi genitori, si commuovessero...ma soprattutto capissero la costanza, la disponibilità, l'amore, la preoccupazione che ci hanno dato ma anche la gioia di essere cresciuti insieme...comprendere i comportamenti degli altri è sempre difficilissimo e tendiamo a criticare, a biasimare i diversi punti di vista, le decisioni e le scelte che sono stati prese in contesti, tempi e luoghi distanti oltre che differenti...rivalutare obiettivamente è doveroso, valutare è indispensabile se si vuole essere onesti con noi stessi e con gli altri.

2/10/2023 - 11:30

AUTORE:
Mary

Oggi 2 ottobre è la festa dei nonni...per chi ce l'ha ancora in vita...ma per chi come me sono volati nel blu dipinto di blu da tanto tempo ormai, sono una miriade commovente di ricordi, di dolcezza, di coccole, di premure e di attenzioni mai esagerate.
Io ho avuto un tenero rapporto soprattutto con le nonne perche' sono rimaste vedove e sono state entrambe longeve, e siccome la mia mamma era una persona sensibile e scrupolosa, se n'è presa cura fino a quando non ci hanno lasciato, insieme alle zie...
Praticamente hanno passato gli ultimi periodi della loro vita ospiti delle figlie o della nuora, nel caso della nonna paterna, ed era sempre una festa perche', dove si trovava la nonna c'era un viavai di cugine e zie, di cugini e zii...
Quello che mi colpisce e mi stupisce favorevolmente, è che le nonne hanno vissuto fino all'ultimo come vecchie signore meritevoli e bisognose di accortezze, di attenzioni, ma niente di più, hanno avuto la fortuna di godersi "il gran finale" in pace e circondate dall'affetto di tutti senza mai sentirsi un peso...anzi zavorra come si suol dire sgadevolmente al giorno d'oggi!