L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
La dura vita di un babbo!
“Cra cra, o babbo ma oggi non si mangia? Abbiamo una fame da schiantà, senza turisti ciabattoni e sudicioni si deve morì di fame? Cra cra!”
E così una lunga tiritera di richieste di cibo finché:
“Ma fatela finita o sfondati! Vi siete ingrufiati 14 patatine fritte, un cono gelato colla rena, una decina di ruzzuolamerda e un muggine mezzo marcio che ci ho rimesso du beccate da un gabbiano!”
Ma le richieste continuano sempre più frequenti finché:
“Non li ho mai capiti gli umani ma ora capisco perché hanno preso il nostro verso, “crac”, per indicare una rottura. Loro dicono che è “parola onomatopeica", eh!, saremo brutte noi cornacchie ma no stupide, e allora ora io dico che hanno, ma solo questa volta sola, ragione:
Crac Crac Crac, mi avete rotto i coglioni:
Cra Cra Cra!”