none_o

Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
di Mollica's
none_a
Di Siciliainprogress
none_a
C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
none_o
Fine dei Saluti e baci (?)

15/10/2023 - 20:41


Piazza Mazzini (1)

 
Cartolina lucida con francobollo strappato e data di spedizione indecifrabile, ma dato che per la successiva ho messo ’68, questa è antecedente per la mancanza del bar d’angolo e la scritta “da Giorgio” che anticipa quella “da Luigina”. Gli alberi della strada son più piccoli, un paesano a piedi, uno in bicicletta e (mi sembra) una Topolino parcheggiata a destra.
 
Via Mazzini. (2)
 
Cartolina lucida non viaggiata, edizioni G.S. Pisa, anno 1968, dati i cambiamenti, anche se piccoli.
La strada è asfaltata di fresco, si sono aggiunte le segnaletiche orizzontali e verticali, gli alberi sono cresciuti, c’è più movimento in strada, il bar e la casa Baroncini hanno perso i tabacchi e vespe e biciclette sono spudoratamente parcheggiate fin quasi nel bar.
 
Via Mazzini e Via Aurelia. (3)
 
Cartolina lucida non viaggiata, complementare della precedente; potrebbe benissimo essere attaccata all’ultima dell’articolo precedente n. 8 per fare una panoramica completa della piazza.
I tabacchi dell’Assunta si sono trasferiti nel bar del Carbognani (poi Jolly e ora Me la bevo), in fondo a via Matteotti il palazzo Giusti è terminato, molte auto vanno all’autostrada o a Viareggio come ora suggerisce giustamente il cartello del quale parlavamo.
A proposito del cattivo uso che viene fatto dalla e sulla Via dei Pini, perché non facciamo un passo indietro di trent’anni per ritornare a quando fu creduto giusto, tanto da cambiare i cartelli stradali, che la sola strada per Viareggio era la nuova Aurelia e mettere un avviso di divieto di transito sulla vecchia come si vede ancora alla discesa del ponte poco prima del semaforo?
(n.b. molte di queste spiegazioni turistiche e toponomastiche e imprenditoriali sono state scritte molti anni fa ed ora le sto ricopiando per comodità).
 
Ristorante Rustichello. (4)
 
Cartolina illustrata  viaggiata, anni ’60, edita per conto dei proprietari.
Esiste un’altra versione color seppia della stessa, ma con diversa annotazione sul retro. Quella a colori riporta il nome, la posizione e la proprietà: “Hotel Villa Kinzica” Pisa e “Hotel Miramonti” Forte dei Marmi. L’altra: stessa direzione Hotel Villa Kinzica e “All’Oscar della Cucina Italiana” Perugia, il miglior Secondo Piatto in Assoluto. Il ristorante fu aperto nei primi anni ’60.
E proprio nel 1960, casualmente il 10 ottobre, un gruppo di giocosi clienti scrissero un’altra cartolina ad un’amica di Milano con questo saluto: “Castaluni sinceri di taralsati. Tellinici saluti castalminati di foturni e di orpioture. Allop!!
Forse Silvia, la destinataria, avrà capito, noi no!
A parte lo scopo prettamente pubblicitario delle due cartoline, a noi piace guardare in esse un esempio di perfetta ristrutturazione di una vecchia casa colonica di proprietà Salviati (negli ultimi anni adibita a ovile).
Nessun albero è stato abbattuto, il laghetto sul davanti ripulito e l’ultima capanna di falasco del territorio (che non si vede nella foto) ristrutturata.
 
Ristorante Ugo (5)
 
Molti anni prima che nascesse il “Rustichello”, il ristorante più noto di Migliarino stranamente non era a Migliarino, ma in territorio sangiulianese che, non avendo case o agglomerati urbani nelle vicinanze, divenne per forza “nostro”.
Le specialità erano cacciagione e le indimenticate anguille fornite dalla famiglia di mio padre e da altri pescatori locali. La cartolina è stata spedita a Stoccarda nel gennaio del ’68.
 
La stazione (6)


 Cartolina non viaggiata e trovata “all’ultimo tuffo”.
Molto difficile stabilirne la data ma la darei e direi anni ”70 anch’essa. L’edificio è ben sistemato. Il bar non c’è più e un casotto-ufficio per le spedizioni si intravede sotto gli alberi, il capostazione è pronto a ricevere un “accellerato” per Pisa e degli altri solo un paio mi sembrano viaggiatori, signora compresa.
 
L’altra stazione (7)


Avevamo visto l’ingresso della Firenze-Mare a Migliarino e, seppur mancasse il casello di riscossione pedaggio, vi era un altro importante “casello”, come si chiama ancora il posto, dove stazionavano un carabiniere e due guardie private. Una di esse, il più alto, era il padre di Renato Moncini, il nostro “rocket man” paesano che si trasferì in America per lavorare alla NASA, l’altro è anch’esso un noto migliarinese, Valentini, che rimase “la guardia” anche in seguito.

 
Conclusioni
 
Dopo aver guardato le cartoline del paese, non possiamo dire che l’appellativo “di strada” dato a Migliarino non sia giustificato.
L’ottanta per cento delle foto sono di strade con case lungo i bordi, nessun altro cenno al lavoro, alle caratteristiche del territorio, alle persone, agli edifici (escluso villa di là e Serchio di qua), a quello che può fare di una cartolina un pezzo del nostro passato.
Solo strade e pubblicità di punti di ristoro.
Ma a noi non importa (facciamo finta) dell’aspetto del paese che può apparire (o essere apparso) ai destinatari delle nostre cartoline.
Non abbiamo mostrato monumenti, non ne abbiamo, ma siamo l’unico Paese dove ognuno di noi sa chi abita in quella tal casa, chi coltiva il tale orto, chi ha costruito la tal altra baracca e anche di chi è la macchina parcheggiata nel posto x!
E non è pura curiosità; è affiatamento, amore e stima per il vicino, parentela o meglio ancora amicizia, condivisione delle stesse idee sogni gioie e dolori, è lo spirito di un paese unito anche se diviso da quella maledetta strada che sparisce con il verde del semaforo, è la tolleranza dello straniero e del diverso, è la possibilità di sapere che puoi chiedere e ti sarà dato.
È Migliarino che si è diviso in di qua e di là per avere più soddisfazione nel momento in cui si riunisce.
A dire il vero il fatto, che sembrerebbe grave, di non avere più da anni nessuna immagine del paese da spedire (leggi cartolina), non è che sia totalmente a sfavore.
Lasciamoli con il dubbio!
Tanto, come cantava Marco:
 
Una blanda mestizia, una profonda
arcana pace incombe su le cose;
un’acre odor di resina circonda
d’ogn’intorno le piante rigogliose.
 
Vaga ne l’aere un’armonia gioconda,
quasi un fremito d’ali vaporose,
va come una carezza tremebonda,
come un canto di laudi religiose.
         
Strani bagliori, bianche apparizioni
danzan intorno con movenze stanche,
con bisbiglii di lugubri canzoni;
 
e sopra, in alto, il cielo; il ciel severo
col lento tremolio di stelle bianche,
sublime e immenso come il mio pensiero.
 
 
Quelle fin qui viste erano le cartoline,
 prese da un cassetto,
e spedite
“di qua e di là”
 
Queste altre che verranno sono cartoline,
“di qua e di là”,
che sono
sempre nel cassetto.
 
La corda (8)


Non è finita qui però, questa è per dare uniformità alla presentazione e, se non vi sono venuto a noia, ne seguiranno altre 8 fra una settimana, poco più poco meno, e se saremo sempre in sintonia.

 

Saluti e baci a chi se lo merita.

Baci e saluti a tutti gli altri e di più alle altre. 

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri