Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Una serata insieme con la presentazione del libro di Santoni, venerdi 20 ottobre alle 18 al circolo ARCI di Pontasserchio
Ci sono tanti modi per coltivare la memoria di una comunità, ci sono le ricerche storiche, ci sono i dipinti ci sono i racconti, ed anche i passa parola fintanto che i testimoni del tempo ci allietano della loro presenza.
Tutte testimonianze importanti ma che spesso si riferiscono a fatti salienti, fatti e storie che sono andati sono andati sopra le righe della quotidianità.
Ma la vita di una comunità è fatta anche di tante cose che accadono nelle quotidianità ma soprattutto è fatta di personaggi, che probabilmente se qualcuno, come ha fatto Gabriele Santoni, non li rende immortali trascrivendoli in un libro, perderemmo le tracce e verrebbe anche la comprensione della realtà in cui viviamo.
E poi un libro che racconta storie ci fa fare un gran salto passando velocemente dalla contemporaneità degli eventi alla modernità di un vissuto che rimane appiccicato addosso per sempre.
In questi momenti bui diviene importante anche il solo poter raccontare storie vissute che magari sappiano anche strappare un sorriso, la sofferenza e la disarmonia debbono aver fine e generare letizia e bellezza, cosi scriveva il poeta Mario Luzi.
Ecco noi vorremo contribuire a ricreare letizia e bellezza.
Questo è anche il senso della iniziativa del 20 ottobre con la presentazione del libro Nomi senza Cognomi di Gabriele Santoni.