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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Non cancellerò
Quella foto tua
Come la gioconda
E la rosa gialla
Sulla pelle mia
Stare insieme a te
In quest anni miei
Insieme a tutto il resto
Tu .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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Con i piedi per terra e anche un po' più in su!

19/10/2023 - 8:53



A prima vista sembra una civetta ma se la guardi bene ha le orecchie e allora dici: gufo! Se  guardi acora meglio vedi due zampe e propendi per gatto, ma con dei piccoli dubbi.
Quando ho trovato questo graffito, non antichissimo ma sicuramente di un secolo fa, non mi sono scervellato a scoprire il o la modella, ma cosa aveva spinto un giovane manovale a lasciare un segno, un disegno che non aveva nessuna pretesa di passare ai posteri.
In giro nella proprietà Salviati ci sono antichi casolari dove si possono trovare dei passatempi di questo tipo, i più sono firme a volte illeggibili o semplici ghirigori, ma qui c’è stata la volontà di raffigurare qualcosa.
Immaginate il muratore che deve intonacare decine e decine di metri quadrati di pareti, o colonne o muretti, a volte in alto su traballanti palchi di pali di legno o l’aiutante che porta il paiolino della calcina e che davanti a quella bella immacolata lavagna si sentano pervasi da estri pittorici, uno stecco di legno o la cazzuola da pennello bastano.
In questo caso è una maestosa colonna in pietre e mattoni che fa da cavalletto e “tela”, ma a me mi scatta un altro dubbio che non riguarda la “muratura” ed il suo uso che originariamente era un pilastro di un magazzino detto “delle romanine”. Se cercate questo nome sulla rete troverete che l’aggettivo è riferito al frutto dei pini “romani”, alberi simbolo della Città eterna, che in realtà sono “pinus pinea”, quelli dei pinoli, quelli nostri, quelli che hanno dato la “pagnotta” a metà del comune di Vecchiano per il loro impiego nella loro lavorazione.
I nostri pini “da pinoli” sono paradossalmente lontani dal mare mentre sulla fascia costiera nasce il “pinus pinaster” o pino selvatico, quello con gli strobili, le pine coniche lunghe, e che hanno trovato uno sbocco commerciale nei paesi oltralpe tanto da averne fatto un lavoro extra e ben indirizzato.


Ma il gatto cosa c’entra?
A far due chiacchiere in compagnia, come una ditta edile che lavora costruisce, non muri ma arene, a volte patisce ma si diverte!

 

p.s. lo vedo ora ingrandendo la foto: è una gatta, sotto c'è un micino!

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20/10/2023 - 17:14

AUTORE:
ancora io

invece che negli occhi me la devo cospargere in capo. Dorotea, dono di dio (lo scrivo minuscolo perchè è une nella Grecia degli dei), hai ragione e mi spiace aver dubitato, D'altra parte mi consola avere stimolata la tua curiosità e la tua fantasia.
Lasciamo decidere alla micia se lasciare un luogo sicuro o scendere a terra, ma forse avete ragione tu e Dorella nel vedere la preoccupazione della mamma.
e poi va detto che lì in cima i topi non ci arrivano!

20/10/2023 - 16:43

AUTORE:
Dorotea

Comicio a preoccuparmi, alla sinistra del micione io vedo una figura, sembra che lo stia trasportando velocemente, anzi il micione si tiene per non cadere...ma se tu non vedi nulla, allora ho le travveggole e devo provvedere...

20/10/2023 - 16:20

AUTORE:
ri l'autore

Cara Dorotea ora sei tu che mi spiazzi con il mettere in campo anche…un cavallo! Poi dov’è la spiegazione ingarbugliata e di e per cosa?
Gioivo e mi gloriavo di camminare e farvi camminare sul pulito, con qualche buca sì, ma anche con i segnali di scansarla.

Il neutro serve per far andare la corrente con la fase, che io sappia, poi se serve altrove non lo so!

Un vecchio detto dice: non toccà ‘r culo alla ciala!

20/10/2023 - 15:36

AUTORE:
Dorotea

Premetto che non potevo capire se il graffito era cosi tanto in alto, tenuto conto della dissertazione sul genere che poteva anche essere spiegata un tanticchio più chiaramente e per me va bene tutto dato ormai che dobbiamo considerare tre generi: maschile femminile e neutro...il mistero resta...e dello strano destriero nessuno ne parla...pirlo o pirla?!

20/10/2023 - 9:22

AUTORE:
L’autore

Sono chiamato in causa e quindi mi intrometto in questa bella discussione di “pensiero” sul possibile divertimento di qualcuno che non potrà dialogare.
Come detto su certi muri della tenuta, rovinati o meno, vi sono segnali di marchiatura (per i posteri?) con sigle, ordinati graffi, nomi, ma mai disegni sebben camuffati. La colonna in mattoni e pietre è altissima, non penso proprio che dei ragazzi si siano azzardati a salire fino in cima al ponteggio, primo perché non vi erano giovanetti che potevano girottolare nelle vicinanze, poi i muratori stavano ben attenti a che non si avvicinasse nessuno. Quindi il tempo libero sarebbe stato sul tardi quando l’intonaco si era già indurito. Se mi permettete vorrei farvi vedere una firma svolazzante, non da bimbi, ed altri, io direi abbellimenti, che “marchiano” i muri. Tempo fa trovai, sulla volta di un ponticello che attraversa la zona umida, un nome in stampatello e la provenienza dell’autore. Facile andare a trovare la famiglia dove aveva vissuto e sapere che l’antenato aveva fatto il manovale per i Salviati ai primi anni del ‘900.
Un “segreto” svelato e una gioia per me.
Nelle grotte preistoriche c’erano le impronte delle mani, nell’era moderna i graffiti e in quella odierna le cretinate degli imbrattatori di monumenti.
Mah!

p.s. mi dissocio completamente dal commento precedente, penso più scherzoso che esplicativo di ciò che sta succedendo alla lingua italiana.

20/10/2023 - 9:07

AUTORE:
Mimà

A mimà gni disseno, anzi le disseno: quanti fillioli ciai? quattro e poi specifiò du' maschi e du' femine.
Per il politiamente coretto òra gni, anzi le direbbero: devi dì du' femine e du' maschi anche perchè giustamente le du' femine èn nate prima.

Fe io fussi Alessandra Nardini, Elly Schlein o la ex Presidenta Boldrina che del feminile distinto ne han fatto la loro principale ragion di Stato, pagate poi profumatamente da noi contribuenti per stabilire il/la presidenta; ti direi che:
l'autore/trice di quel graffito? è sbagliato.
Ed anche: qualche ragazzetto/ta o bambino/na che hanno approfittato di quella "improvvisata lavagna" di intonaco; chi te lo dice che non fosse un intonaca sul lavagno?

...oimmena però (inteso anche con oimmeno perà)😒
si vede che in tera c'è bagnato (inteso tera bagnata) nsenno gliero a zappà.

si fa pe ride mpopò o...mpopà 🤣😂😅
bona👍

19/10/2023 - 21:12

AUTORE:
Memè

Cara Argentina, carissima nonna io penso che non siano stati quei muratori stanchi sfiancati esausti che non vedevano l'ora di mollare cemento e calcina per andare a bere un poncetto e cambiare due chiacchiere maliziosette con altri operai e lavoratori spossati...
ma allora chi può essere l'autore/trice di quel graffito?
Non sarà stato invece qualche ragazzetto/ta o bambino/na incuriositi e divertiti che hanno approfittato di quella "improvvisata lavagna" di intonaco fresco per liberare la voglia di esprimersi, o magari fare una birbonata?

19/10/2023 - 17:37

AUTORE:
Argentina

l'autore della foto dice che vorrebbe, da "pissicologo" casalingo, entrare nelle menti dei muratori per capire cosa li ha spinti a graffiare.
Dei gatti non gli interessa. Glielo diciamo noi femmine, mogli o nonne o zie o sorelle: i giovani del secolo scorso vivevano divertendosi con cose di poco conto, semplici e raccattaticce ma preziose, all'opposto di quelli di oggi che non sanno staccarsi dalla droga del telefonino e purtroppo anche l'altra, entrando in una spirale di abbruttimento morale e mentale.
Be' mi tempi!
Una nonna.

19/10/2023 - 12:05

AUTORE:
Dorella

Anche ma sembra un gatto, una gatta dici tu perche'c'è anche un micino...ma perche' allora scappa cavalcando...cosa...pare un cavallo alato, uno strano pollastro...non saprei...da chi si vorranno allontanare? E perche' abbandonano un piccolo tutto solo? Non è da mamme!!!
Il voler figgir lontano da un lavoro duro e faticoso è comprensibile, ma mamma gatta avrebbe dovuto caricare in groppa anche il suo piccolo...o forse se ne va proprio perche' è stanca?!